La prova può rovinare la media e compromettere la promozione, anche se...
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Ultimo step prima di conquistare le tanto agognate vacanze estive: il colloquio orale, che preoccupa soprattutto per la votazione e per il fatto che, proprio all'ultimo minuto, può rovinare la media e, dopo tanta fatica, compromettere la promozione. Ma i maturandi devono sapere che, conti alla mano, per essere promossi non è necessario raggiungere la sufficienza alla prova, ovvero 22 punti: è sufficiente infatti, come scriviamo su Skuola.net, incassare i punti necessari per agguantare il famigerato 60.
CONTI ALLA MANO - Il punteggio degli esami di maturità, per chi è abituato a quelli che vanno dallo 0 al 10, rischia di creare qualche fraintendimento. E allora serve fare chiarezza. Dopo aver scoperto le votazioni ottenute nelle prove scritte, i maturandi sanno se, tra il punteggio di queste ultime e i crediti accumulati durante gli anni di scuola, arrivano già all'agognato 60 e quindi possono tirare un sospiro di sollievo oppure devono dare ancora il massimo all'esame orale di maturità. Questi ultimi, soprattutto, si interrogano su quale sia, in effetti, il minimo da prendere per raggiungere la sufficienza almeno all'orale.
QUANTO VALE IL VOTO – Se il punteggio massimo all'orale è 30, molti studenti pensano che il minimo, allora, sia 18. A mo' di esame universitario che, da qui a breve, si preparano ad affrontare. In realtà, il sistema di votazione degli esami di maturità è tutto diverso. La sufficienza all'orale di maturità, infatti, è 22.
IL MINIMO – Per quanto riguarda il voto minimo all'orale, invece, non esiste limite. Ciò vuol dire che se non ci si presenta, si insulta i prof o ci si diletta in qualche siparietto particolarmente fuori luogo lo zero è assicurato. Il consiglio quindi, per chi non è ancora arrivato al 60 sommando crediti e punteggio delle prove scritte, è di non uscire dagli schemi.
NIENTE E' PERDUTO – Anche se l'ansia da orale toglie il sonno e il maturando teme di ritrovarsi muto come un pesce davanti alla commissione, non riuscendo ad accaparrarsi la sufficienza (quel tanto agognato 22 di cui sopra), è fondamentale non farsi prendere dal panico. Non raggiungere il voto che garantirà la sufficienza, infatti, non è poi così vincolante per il 60 conclusivo. Se la somma dei punti, infatti, supererà comunque quello scoglio, la promozione è per forza di cose assicurata.