INTERVISTA AL MINISTRO

Più sport per tutti, il piano di Abodi: ipotesi tre ore di educazione fisica a scuola, Giochi della Gioventù, più palestre negli istituti e playground fuori

Il Ministro per lo Sport e i Giovani, parlando a Skuola.net, annuncia forti investimenti per il potenziamento delle strutture in cui poter fare attività sportiva, sia a scuola che fuori. Dal Servizio civile universale alla Carta Nazionale giovani, passando per il lavoro e il benessere psicologico: ecco il punto del Ministro Abodi

13 Mar 2025 - 15:44
Andrea Abodi © Getty Images

Andrea Abodi © Getty Images

Aumento delle ore di educazione fisica a scuola, più spazi per tenersi in forma sia dentro che fuori la scuola, momenti ufficiali di aggregazione come il ritorno dei Giochi della Gioventù in salsa 2025 (paddle incluso), ma anche politiche per supportare dal punto di vista socio-economico i giovani: è ricco il menù preparato, soprattutto per le nuove generazioni, dal ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Per illustrarlo, ha scelto uno dei luoghi di riferimento per le nuove generazioni: Skuola.net, nel corso di una nuova puntata di "10 domande", il format ideato dal portale studentesco per far dialogare le ragazze e i ragazzi con delle personalità di rilievo.

Più insegnanti, ore di educazione motoria, palestre e spazi non convenzionali per l’attività fisica 

Una delle iniziative a cui tiene di più Abodi è sicuramente il potenziamento dell’educazione fisica a scuola. I numeri sull’attività fisica tra gli adolescenti italiani sono allarmanti: "Secondo l’OMS - ricorda il Ministro - il 94,5% degli adolescenti italiani non fa sport quanto dovrebbe. Lo standard minimo è un’ora al giorno, e siamo lontani dall’obiettivo". E per contrastare la sedentarietà, il Governo vuole partire proprio dagli istituti scolastici.

"Per un lungo periodo l’educazione fisica - sottolinea - è stata considerata un'opzione, ma ora sta tornando ad essere una presenza costante. Due ore a settimana sono poche", ammette il Ministro, per questo "stiamo lavorando con il ministro Valditara per portarle a tre".

Ma non solo: si lavora anche per rendere strutturale la sperimentazione dell’insegnante di educazione fisica in quarta e quinta elementare, portandolo anche ai primi tre anni delle elementari. Tuttavia c’è il nodo coperture, per questo il Ministro ha chiesto al MEF di “fare i conti” per valutare la fattibilità del piano.

Non si tratta però solo di una questione di ore in più, anche gli spazi devono migliorare. "Grazie all’intervento del ministro Valditara abbiamo stanziato - dice Abodi - il doppio dei fondi previsti dal PNRR per rinnovare le palestre scolastiche, utilizzando anche strutture alternative come cortili e aule che restano vuote a causa della denatalità", spiega Abodi.

Inoltre, aggiunge: "Vogliamo che le palestre rimangano aperte anche dopo le 17, affinché possano essere utilizzate dalle realtà del territorio".

Forti investimenti sulle infrastrutture sportive: più playground per tutti 

Il rapporto con la comunità di riferimento in cui sono calati gli istituti, nei piani del Ministro deve essere quanto più stretto possibile. Per questo il Governo sta investendo anche nelle infrastrutture pubbliche. Citando un esempio: "Negli ultimi anni, nei comuni del Sud sotto i 10mila abitanti, abbiamo già realizzato 1.200 playground". In fondo se hai voglia di fare sport la prima cosa che ti viene in mente di fare andare in un parco.

Lo sport, inoltre, secondo il ministro deve diventare un diritto garantito per tutti: "Nell’ultima finanziaria abbiamo previsto un contributo per le famiglie con ISEE sotto i 15mila euro, affinché fare sport non sia considerato un privilegio".

Perché, di base, l'attività fisica “è una difesa immunitaria sociale. Deve consacrarsi nel modo in cui recita la Costituzione, laddove promuove il benessere psicofisico in tutte le sue forme". Il messaggio, perciò, è chiaro: lo sport non è solo un gioco, ma una leva fondamentale per il futuro delle nuove generazioni.

Il ritorno dei Giochi della Gioventù: dall’atletica al pickleball passando per padel e pallavolo 

Durante il suo intervento, però, il Ministro pone l’accento anche su un’iniziativa che ha voluto fortemente: la reintroduzione dei Giochi della Gioventù, che torneranno in una nuova veste. "Da quest’anno ci sarà la prima edizione, con cinque sport: atletica leggera con alcune discipline, ginnastica, tennis con il pickleball (un nuovo gioco proveniente da Oltreoceano, ndr) compreso, pallavolo e pallacanestro", annuncia Abodi.

Una grande novità sarà l’integrazione della dimensione paralimpica: "Cercheremo di far svolgere le discipline in modo contestuale, per promuovere un approccio più inclusivo e formativo". Ma i Giochi della Gioventù non saranno solo competizione: "Saranno un gioco di contenuti, che si accompagneranno ad altri temi come la disabilità, l’alimentazione, la salute, l’ambiente e la cultura".

Esports: alleati o concorrenti? 

Il mondo dello sport, però, si sta trasformando, e con esso anche la sua dimensione digitale. Non a caso nel 2027 ci saranno le prime olimpiadi degli Esports. Secondo il Ministro “è giusto dargli un riconoscimento. Ma sport praticato e sport virtualizzato devono diventare alleati, non essere concorrenti". Tuttavia, il ministro ha un sogno: "Mi piace immaginare che ogni tot ore di sport virtuale ce ne siano il doppio di sport praticato”.

Servizio Civile Universale: 140 mila domande per 70 mila posti 

Passando ad analizzare le politiche giovanili di altro tenore più rilevanti, non si può non parlare del Servizio Civile Universale, che coinvolge quest’anno quasi 70mila giovani: "Era in costante declino, ma lo abbiamo rilanciato", spiega Abodi. "Oggi esistono anche il servizio civile digitale, ambientale, agricolo, e stanno arrivando quelli culturale e artistico".

Per incentivare la partecipazione, il Governo ha introdotto nuovi vantaggi: "Grazie al ministro Zangrillo, nei concorsi pubblici abbiamo previsto una riserva del 15% di posti per chi ha svolto il servizio civile. Inoltre, chi partecipa ottiene una certificazione delle competenze e il riconoscimento di crediti universitari". Anche il contributo economico è migliorato: "507 euro al mese per dodici mesi, un aiuto concreto per chi vuole formarsi". Non è un caso quest’anno ci sono state oltre 140.000 domande.

Carta Giovani Nazionale: un ponte tra servizi e opportunità 

Per i giovani dai 18 ai 35 anni è poi disponibile la Carta Giovani Nazionale, un’iniziativa che ha già coinvolto 3,5 milioni di ragazzi: "Parte con l'idea - racconta Abodi - di rendere più semplice la vita quotidiana, offrendo scontistiche e agevolazioni, ma anche supporto psicologico. Un canale di comunicazione utile pure per informare sui bandi e dare opportunità. Peraltro, è la chiave di accesso al Servizio Civile Universale".

Per finire, Abodi parla anche un po di sé raccontando del suo rapporto con lo sport, da appassionato e da praticante: "Il mio sport preferito è il calcio, è nel nostro DNA. Ma per motivi di lavoro ho sempre seguito tutto lo sport con passione". Negli ultimi due anni e mezzo, però, il suo sport più praticato è stato decisamente insolito: "Le scale! Sto cercando di inserirlo tra le politiche del Ministero: non si prende l’ascensore, si fanno le scale".

Gli atleti simbolo, del passato e del presente: Mennea, Sinner, Compagnoni, Brignone, Iapichino 

E sugli atleti che più lo hanno ispirato, non ha dubbi: "Per il passato Pietro Mennea, un esempio di volontà e capacità di soffrire, una normalità che ancora oggi può essere d’insegnamento. E Deborah Compagnoni, che ha fatto la storia dello sci alpino italiano ed è ancora molto attiva e presente".

Tra i campioni di oggi, il ministro elogia Jannik Sinner: "Un atleta meraviglioso e una persona con valori fortissimi, che ha saputo superare momenti difficili con determinazione". E due donne da prima pagina: Larissa Iapichino e Federica Brignone.

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