PROFESSORESSA RINVIATA A GIUDIZIO

Prof vieta di uscire durante il compito: studentessa sviene

Durante un compito in classe, un’insegnante vieta di andare in bagno ad una delle sue studentesse. L’alunna però accusa un malore e sviene, riportando alcune fratture. Ora la prof è sotto accusa.

06 Mar 2014 - 14:05

Chiedere di andare al bagno durante un compito in classe può essere uno stratagemma per copiare, ma, come riportato su Skuola.net, nel caso di una studentessa di un istituto scolastico di La Spezia, l'esigenza era reale. La sua insegnante però non l'ha capito e le ha vietato di uscire dalla classe, pena il ritiro del foglio e la conseguente insufficienza. Ma il malessere della ragazza è culminato in uno svenimento e ora, a due anni dall'accaduto, la prof è stata rinviata a giudizio.

NON ERA UNA SCUSA- Una ragazza di La Spezia durante un difficile compito scritto, ha chiesto all'insegnante di poter andare in bagno a causa di forti dolori addominali. La prof sospettosa le ha negato l'uscita dall'aula in quanto ancora in corso la verifica. I compagni di classe hanno testimoniato che dopo alcuni minuti, la ragazza avrebbe nuovamente manifestato alla prof il suo disagio e l'urgenza di uscire dall'aula per via del fatto che non riusciva più a sopportare il malessere e stava accusando i primi sintomi di uno svenimento. A quel punto l'insegnante le ha dato il permesso, ma solo dopo averle ritirato il compito marcandolo con un 4 definitivo in quanto ovviamente non completato.
LO SVENIMENTO E I SOCCORSI- Che non si trattasse di una scusa per salvarsi dalla verifica, lo ha dimostrato lo svenimento della giovane appena varcata la soglia dell'aula. Uno svenimento che le è costato una frattura alla mandibola, la perdita di tre denti, e una ferita alla testa. Ovviamente sono stati allertati immediatamente i soccorsi, e la studentessa è stata portata in ospedale dove i medici hanno giudicato quelle ferite guaribili in 40 giorni. L'insegnante è stata denunciata dai genitori della ragazza.
PROF SOTTO ACCUSA- Ora la professoressa dovrà presentarsi in tribunale e rispondere dei reati di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina e violenza privata per l' accaduto, datato 2011. La studentessa che, a quanto pare, ha riportato anche disturbi post traumatici da stress, si costituirà molto probabilmente come parte civile e chiederà anche un risarcimento danni. La prof ha chiarito di essere mortificata per l'accaduto e soprattutto di non aver compreso il reale malessere della studentessa.

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