L’8 settembre quasi 73mila candidati hanno affrontato il test per entrare in uno dei 22 corsi di laurea delle professioni sanitarie
Al via il test d'ingresso per Medicina. Attesi oltre 66mila ragazzi © Ansa
Continuano i test d'ingresso universitari di questo settembre segnato inevitabilmente, così come gli scorsi mesi, dall’emergenza sanitaria in corso. Ma la pandemia non ha lasciato il segno solo sulle modalità di svolgimento delle prove (con la necessità di indossare la mascherina durante il test, mantenere il distanziamento o di portare l’autocertificazione). Nel caso dei corsi di area medico-sanitaria, infatti, il virus potrebbe aver inciso anche sulle scelte delle aspiranti matricole. Perché dei 72.522 candidati che si sono presentati martedì 8 settembre per concorrere all’ammissione ai corsi di laurea per le professioni sanitarie, ben 24.471 proveranno a entrare a infermieristica, ovvero 1.602 in più rispetto allo scorso anno.
In calo gli aspiranti fisioterapisti
Un vero e proprio boom di iscritti (+7%) che sembra andare a sfavore di corsi storicamente molto richiesti, come fisioterapia, che invece perde il 9,4% di aspiranti iscritti rispetto a dodici mesi fa: stavolta hanno fatto domanda in 23.298, contro i 25.724 del 2019. Ma queste sono solo alcune anticipazioni - riportate dal portale Skuola.net - sui dati ufficiali raccolti per l’annuale rapporto da Angelantonio Mastrillo, Segretario della Conferenza Nazionale dei Corsi di laurea nelle Professioni Sanitarie.
Gli 'eroi' della pandemia ispirano i ragazzi
Un rinnovato fascino per la più classica delle professioni di ambito sanitario, l’infermiere, che non può non far pensare alla grande rilevanza ricoperta negli scorsi mesi da chi è stato “in prima linea” nella lotta al Coronavirus, non a torto percepito come eroico e così descritto dai mezzi di comunicazione. All’aumento degli iscritti al test per infermieristica, inoltre, corrispondono anche 889 posti disponibili in più nelle università per questo tipo di laurea (passando dai 15.089 dell’anno precedente a 15.978 di oggi), confermando il bisogno che ha il sistema sanitario italiano di specialisti in materia, soprattutto in questo momento.
Diventare infermiere: un obiettivo non così difficile da raggiungere
In ogni caso, come spesso avviene, non sarà particolarmente ostico conquistare uno di quei posti: il rapporto è di 1,5 candidati per ogni posizione disponibile. Quando a livello complessivo - contando i quasi 73 mila iscritti e tutti i posti messi a bando nelle università statali, 25.350 - la media per le 22 professioni sanitarie è di 1 posto ogni 3. Questo rende infermieristica tra le specializzazioni in cui la concorrenza è meno agguerrita. Ma ce ne sono altre dove si contano addirittura più sedie in facoltà che candidati: è il caso di assistenza sanitaria, terapia occupazionale e delle lauree per diventare tecnico audioprotesista. Qui l’ammissione è praticamente garantita.
I corsi più selettivi? Grosso modo gli stessi di sempre
Nonostante il calo di partecipazione notevole, fisioterapia rimane comunque il corso più selettivo, con un rapporto di 1 posto ogni 11 candidati: ne sono infatti stati messi a bando 2.097, quando gli iscritti sono più di 10 volte tanto. Complicato anche l’accesso a ostetricia, dove entrerà solo 1 su 7, e dietistica, con 1 posto ogni 8,5 concorrenti.