Il Ministero dell’Istruzione starebbe studiando misure alternative per tamponare un eventuale ricorso prolungato alla Dad nei prossimi mesi. Tra queste, potrebbe farsi strada l'idea di prolungare l'anno scolastico
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Gennaio potrebbe essere un mese cruciale per la scuola. Nonostante i tanti pareri discordanti, gli studenti sono tornati in classe in tutta Italia. Dunque, niente Dad generalizzata e chiusure limitate ai casi di emergenza. Ma non è detto che, col dilagare della variante Omicron, presto le cose non possano cambiare.
Per questo, nei corridoi del Ministero dell’Istruzione si pensa già a possibili contromisure qualora l’emergenza costringesse gli istituti a perdere per strada parecchi giorni di lezioni in presenza. Tra queste, l'ipotesi di prolungare l'anno scolastico fino a inizio luglio.
Le parole del Ministro
Una possibilità, già avanzata la scorsa primavera ma poi archiviata, che come lascia intendere lo stesso ministro Bianchi in una recente intervista, non è da escludere, specie se dovessero esserci parecchi giorni di Dad forzata. Il Ministro spiega che “finora non è stato perso un giorno di scuola, ma se dovesse essere necessario ne possiamo ragionare con le Regioni”. Il tutto, dunque, è strettamente legato all'andamento dei contagi negli ambienti scolastici.
Bianchi conferma la linea no-Dad
Per il momento, perciò, viene confermata la linea della scuola aperta “a tutti i costi”, come già ribadito in più di un’occasione. Visto che, come fa notare lo stesso Bianchi, “abbiamo avuto il massimo dei contagi con la scuola chiusa e avere la scuola chiusa con i ragazzi che hanno altri contatti non sarebbe spiegabile”. Ma è ancora presto per capire se la linea dell'Esecutivo si rivelerà vincente; ragione per cui, ad oggi, il Ministro si riserva ogni eventuale alternativa che possa sopperire a una Dad prolungata. Prolungamento dell'anno scolastico compreso.
Scuola a giugno, gli studenti sarebbero d’accordo?
Nel frattempo, quello che è quasi certo, è che uno scenario del genere, con le lezioni per l’intero mese di giugno, aggiungerebbe spunti di protesta a una situazione già di per sé calda. Infatti, secondo un sondaggio di Skuola.net, effettuato lo scorso anno nel momento in cui venne paventata per la prima volta questa ipotesi - più o meno di questi periodi - oltre l’80% degli alunni di medie e superiori si diceva fortemente contrario allo spostamento in avanti della fine della scuola.
Hub vaccinali nelle scuole: la proposta
Più efficace, in termini di consenso, potrebbe essere un’altra misura su cui starebbe lavorando il Ministero, ovvero procedere alla somministrazione del vaccino agli studenti direttamente nelle scuole, allestendo degli hub appositi. Non una novità, visto che ad esempio nella regione Puglia già è stata avviata una sperimentazione in tal senso. A breve, però, la pratica potrebbe essere estesa su tutto il territorio nazionale. Con il Ministro che comunque avverte come occorra “distinguere la situazione dei ragazzi tra i 12 e i 19 anni, dove si tratta di completare i cicli vaccinali, e quella dei bimbi più piccoli dove stiamo ragionando di portare il vaccino il più vicino possibile”.