I divieti di un istituto fanno storcere il naso a studenti e genitori: se non rispettati si rischia il richiamo scritto
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C'è tanta agitazione in un istituto di Rimini, ma il motivo non è l'eccessivo carico di compiti né i problemi legati alle cattedre vuote. A rendere il clima incandescente è il nuovo regolamento emanato dalla dirigente. Tra i divieti che più hanno fatto arrabbiare gli studenti e i loro genitori, quelli inerenti l'abbigliamento, come racconta Skuola.net.
Banditi jeans strappati, canotte e infradito
No a pantaloncini, jeans con buchi e magliette stracciate, canotte, cappellini e infradito. Questi i capi che proprio non sono ammessi dall’istituto riminese perché ritenuti "un abbigliamento non consono all'ambiente scolastico" e che, se indossati, causerebbero un provvedimento disciplinare, una nota o addirittura un richiamo scritto. Guai quindi a presentarsi in classe con il nuovo paio di jeans, strappati e quindi all'ultima moda, tanto desiderati. Gli studenti della scuola in questione dovranno fare molta attenzione quando, poco prima di uscire di casa, si guarderanno allo specchio.
Non solo abbigliamento
Nel regolamento emanato, però, non ci sono solo divieti riguardanti l'abbigliamento. Le sanzioni riguardano anche assenze ingiustificate, atti vandalici, falsificazioni di firme, ritardi, atteggiamenti aggressivi, insulti rivolti ad altri studenti e al personale scolastico ma anche la diffusione di immagini e conversazioni (e in generale tutti i dati personali) tramite internet senza autorizzazione.