Cinquanta istituti di 17 regioni italiane hanno superato la prima fase della quinta edizione dell'iniziativa che mette in palio oltre 175mila euro per rinnovare il proprio laboratorio di scienze
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La pandemia non scoraggia la partecipazione a Mad for Science, il concorso promosso negli oltre 1.600 licei italiani dalla Fondazione Diasorin, che mette in palio oltre 175mila euro per rinnovare il proprio laboratorio di scienze. Sono cinquanta i licei, di 17 regioni italiane, ammessi alla seconda fase del concorso, giunto alla quinta edizione.
"Registrare, seppur in un contesto non facile come quello che stiamo vivendo, un così elevato numero di adesioni da parte di licei di tutto il Paese ci riempie di orgoglio e speranza e conferma come la ricerca e il pensiero scientifico siano valori che stanno a cuore alle nuove generazioni", commenta Francesca Pasinelli, presidente della Fondazione DiaSorin.
"Mad for Science va proprio in questa direzione e, grazie all'impegno e alla dedizione dei tanti insegnanti che guidano gli studenti nel progetto, sono certa costituirà un'esperienza unica per molti dei nostri giovani, facendo loro scoprire cosa significhi fare ricerca".
Il concorso Mad for Science, infatti, promosso in tutti i licei scientifici italiani, e da quest'anno anche nei licei classici con percorso a curvatura biomedica statali e paritari (oltre 1.600 scuole), mette in palio un premio in denaro per il rinnovamento del laboratorio di scienze della propria scuola. L'obiettivo è quello di avvicinare gli studenti alle carriere STEM, alimentare la passione per la scienza e dare un assaggio di cosa significa fare ricerca.
I cinquanta licei selezionati (il 16% proviene dalla Lombardia, il 10% dalla Campania e dall'Emilia Romagna, l'8% da Marche, Piemonte e Puglia, il 6% dall'Abruzzo, il 4% da Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Sardegna, Toscana e Umbria e, infine, il 2% da Molise, Sicilia e Trentino Alto Adige) dovranno mettere a punto, entro il 14 aprile, cinque esperienze sperimentali legate agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 dell'Onu, lavorando sul tema "Rigenerare il futuro".