L’iniziativa della preside dell’ITE Tosi di Busto Arsizio ha lo scopo di selezionare docenti motivati e pronti a sposare la visione dell’istituto, volta all’innovazione della didattica. Appuntamento a metà febbraio
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E’ quasi scontato che gli istituti, nel periodo delle iscrizioni scolastiche, si rivolgano agli studenti e alle loro famiglie per promuovere la propria offerta formativa, attraverso Open Day e giornate di orientamento. Ma che una scuola recluti in prima persona i docenti è un’assoluta novità, almeno per l’Italia. A lanciare questa curiosa iniziativa - un pomeriggio “a porte aperte” che andrà in scena a metà febbraio - ci ha pensato un istituto lombardo, l’ITE “Enrico Tosi” di Busto Arsizio, struttura che già in passato ha fatto parlare di sé per attività sperimentali e innovative.
Astenersi docenti poco motivati
La proposta del Tosi, come riporta il sito Skuola.net, non è una semplice trovata per avere visibilità ma ha dietro un’idea ben precisa. Non è, infatti, rivolta a tutti gli insegnanti ma solamente a quelli che se la sentono di sposare il progetto didattico che ha in mente l’istituto per i prossimi anni e che punta a scardinare le regole attuali per proiettare la scuola nel futuro, aiutando gli studenti a raccogliere le sfide che li attendono.
“La pandemia - spiega Amanda Ferrario, dirigente scolastico del Tosi - ci ha fatto capire che la scuola “vecchio stile”, intesa come un luogo dove andare con i propri libri e quaderni, con qualcuno che spiega e basta, non ha più senso. I ragazzi hanno oggi in tasca risorse per risolvere qualsiasi problema, l’intelligenza artificiale sostituirà i motori di ricerca e in pochissimi secondi presto sarà in grado di costruire qualsiasi tipo di progetto. Per questo ai ragazzi vanno dati degli strumenti per affrontare il presente ma soprattutto per aprire le porte del futuro”.
La scuola deve cambiare "linguaggio"
A tal scopo, in una recente comunicazione, la scuola lombarda ha lanciato un vero e proprio appello a docenti “motivati”, che abbiano voglia di mettersi in gioco. Accogliendoli il prossimo 12 febbraio, durante una sorta di Career Day, per mostrare concretamente ai prof la propria visione di scuola. Utilizzando gli strumenti e approfondendo alcune tematiche che, già oggi, fanno parte dei programmi dell’istituto: Debate, Intelligenza Artificiale, Metaverso, Lingue straniere, Internazionalizzazione, Imprenditorialità, Transizione ecologica e digitale.
“I ragazzi - prosegue Ferrario - devono parlare bene le lingue, devono imparare a lavorare in gruppo, a farlo per risolvere un problema, non per arrivare primi ma con la soluzione migliore, più sostenibile nel tempo, più efficace, devono imparare a parlare in pubblico, a selezionare le fonti, a sostenere una tesi e a confutarla. Per questo, anche l’insegnante, deve possedere numerosissime competenze: anche lui, ad esempio, deve sapere lavorare in gruppo, non può più entrare in classe e chiudersi la porta alle spalle e pensare di risolvere la cosa tra sé e i suoi studenti”.
Con il trasferimento di sede è possibile
L’obiettivo finale dell'iniziativa è quello di invogliare gli insegnanti (già di ruolo o in procinto di diventarlo) a chiedere di entrare nella squadra in vista del prossimo anno scolastico. Attualmente, le scuole non possono scegliere direttamente i docenti in quanto questi arrivano da graduatorie e da selezioni che vengono fatte con criteri prestabiliti e standardizzati oppure tramite trasferimenti. E’ possibile però “invitare” questi docenti a far vedere le strutture e, se le vogliono, a condividere un progetto. Proprio quello che ha intenzione di fare il Tosi.
“La nostra idea - conclude la preside - è perciò quella di reclutare, ovviamente tramite i canali tradizionali, lasciando alle professoresse e ai professori la scelta della sede del trasferimento per l’immissione in ruolo, ma con la consapevolezza di cosa si sta scegliendo, di quale visione di scuola presente e futura c’è dietro e di cosa vogliamo costruire tutti insieme”.