Scuola, si riparte: il calendario Regione per Regione
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Stangata in arrivo per le famiglie italiane: il ritorno sui banchi costerà tra l'8 e il 10% in più rispetto all'anno scorso
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Con la riapertura della scuola le famiglie italiane vanno incontro a una nuova stangata legata all'acquisto di libri e materiale scolastico per i propri figli. L'allarme arriva da Assoutenti, che diffonde le prime stime sul caro-scuola. Quest'anno affrontare l'anno scolastico costerà in media tra l'+8 e il +10% a studente - spiega Assoutenti -. I prodotti di cartoleria registrano un incremento medio del 9,2% su base annua. Prezzi che raggiungono livelli sempre più elevati se si scelgono prodotti delle marche dedicate ai più giovani o sponsorizzati dagli influencer del momento: una famiglia che deve acquistare da zero per il proprio figlio tutto il corredo si ritrova così a spendere circa 50 euro in più rispetto al 2022.
Per i libri di testo la spesa è variabile e sale in base dal grado di istruzione: si passa dai circa 300 euro a studente della prima media ai 600 euro del liceo, compresi i dizionari, ma si può arrivare anche a 700 euro in alcune classi, un business che supera quota un miliardo di euro all'anno. Sul fronte dei testi scolastici i rincari sono dell'ordine del +8/+10% rispetto allo scorso anno e la spesa media solo per i libri salirà in media di circa 45 euro a studente, con un aggravio totale di +95 euro.
"Se si scelgono prodotti delle marche più costose e nuovi edizioni dei testi, tra corredo e libri, la spesa può facilmente superare i 1.200 euro a studente - avvisa il presidente Furio Truzzi - Per evitare l'ennesima stangata in capo alle famiglie è necessario intervenire su più fronti: da un lato i genitori devono evitare i prodotti legati alle mode del momento e alle pubblicità martellanti dirette ai giovanissimi, che hanno prezzi sensibilmente più alti rispetto a quelli senza marca, dall'altro il Governo deve studiare, in collaborazione con Gdo, commercio al dettaglio e produttori, dei kit scuola da vendere negli esercizi commerciali con prodotti base a prezzi ribassati (diario, astuccio, zaino, quaderni), adottando al contempo misure sui listini dei libri di testo, che ingiustificatamente aumentano di anno in anno".
"E' inaccettabile poi che le scuole sforino puntualmente i tetti di spesa fissati dal ministero, e in tal senso invitiamo i genitori a denunciare quegli istituti che non rispettano i limiti massimi ministeriali. Le scuole stesse devono attivarsi per aiutare le famiglie a risparmiare" conclude Truzzi.
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