LA SCELTA

Scuola, iscrizioni online al via. Non è un click day ma attenzione al rischio esclusione nelle scuole più gettonate: le cose da sapere

A partire dal 21 gennaio, le famiglie potranno presentare la domanda d’iscrizione per il nuovo anno scolastico. La procedura è online, da effettuare tramite la piattaforma ministeriale Unica: termine fissato per il 10 febbraio

20 Gen 2025 - 10:32
 © Ansa

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È tutto pronto per l’avvio delle iscrizioni online al prossimo anno scolastico. Non si tratta tuttavia di un click day: inviare la domanda alle 8:00 del 21 gennaio o allo scoccare delle 20:00 del 10 febbraio, ossia nella finestra in cui si potrà procedere, non cambia nulla ai fini della procedura

Arrivare prima, infatti, non costituirà un criterio di precedenza nel caso l’istituto scolastico prescelto sia iper gettonato e debba selezionare gli iscritti: saranno altri criteri, che in teoria ogni scuola dovrebbe aver già reso noti, a stabilire chi entra e chi no in caso di sovrannumero.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, però, ne consiglia alcuni: dalla vicinanza del posto di lavoro dei genitori alla presenza di fratelli e sorelle, passando per dare la precedenza a quelli già iscritti se si tratta di istituti comprensivi.

Di sicuro, sono sconsigliati test d’ingresso ed estrazioni a sorte. Ma quali sono le cose da sapere per evitare (questa) e altre brutte sorprese: il portale Skuola.net ha messo a punto una guida pratica per effettuare la domanda d’iscrizione per l’anno scolastico 2025/26.

L’iscrizione è online (ma non per tutti)

La digitalizzazione è sempre più centrale tra i banchi di scuola. Così, la procedura per le iscrizioni scolastiche seguirà lo stesso iter dello scorso anno: per tutti gli istituti statali, di primarie e secondarie di I e II grado questa sarà online. In alcune regioni, inoltre, sarà possibile anche gestire l’iscrizione ai percorsi di formazione professionale del sistema IeFP.

Per la scuola dell’infanzia, invece, la domanda d’iscrizione va presentata esclusivamente in formato cartaceo. Stesso discorso per tutte quelle scuole, paritarie o private, che non aderiscono al sistema online.

Ancora una volta, il canale prioritario per inoltrare la domanda d’iscrizione sarà la piattaforma ministeriale Unica, ormai punto di riferimento per tutto ciò che riguarda il sistema scuola: dai sistemi amministrativi, come il portale “Scuola in Chiaro”, alle informazioni attinenti all’orientamento scolastico - con la nuova sezione “Orientarsi” pronta a guidare studenti e famiglie - passando proprio per la formalizzazione delle iscrizioni scolastiche.

Come scegliere la scuola?

Quella che le famiglie dovranno fare nelle prossime settimane non sarà una preiscrizione: è una domanda di iscrizione a tutti gli effetti e, una volta inviata, non si potrà modificare; fatto salvo passare per il macchinoso processo di trasferimento che richiede il nulla osta dei presidi delle scuole coinvolte.

Per questo è importante scegliere bene sia la scuola che le opzioni formative - come il tempo pieno - ove disponibili, ma anche l’indirizzo di studi nel caso di passaggio dalle medie alle superiori.

Gli studenti che appartengono a quest’ultima categoria potranno contare sulla vasta offerta scolastica italiana, tra licei, istituti tecnici e professionali. Senza dimenticare i due nuovi indirizzi attivati già dallo scorso anno: il Liceo del Made in Italy e la nuova filiera dei percorsi tecnico-professionali. Due opzioni, queste, pensate per far ‘dialogare’ il mondo della scuola e quello del lavoro, con l’obiettivo di colmare il divario tra le competenze acquisite tra i banchi e le esigenze specifiche del mercato occupazionale.

In caso di indecisione fra un istituto e l’altro, è possibile consultare la piattaforma ministeriale “Scuola in Chiaro”: qui ogni struttura è chiamata a raccontare vita, morte e miracoli di sé stessa, partendo dall’edificio fino ad arrivare al personale passando per i risultati delle prove INVALSI.

Cosa serve per fare la richiesta d’iscrizione alla scuola 2025/26

Venendo ai dettagli logistici, il MIM ha dato alle famiglie una decina di giorni in più rispetto a quanto previsto inizialmente per fare la propria scelta. Il periodo definitivo da segnare in rosso per l’inoltro delle domande sarà il seguente: come detto, dalle ore 08:00 del 21 gennaio alle ore 20:00 del 10 febbraio 2025.

Una volta approdati sulla piattaforma Unica, i genitori - o chi fa le veci dello studente minorenne - dovranno effettuare l’accesso avvalendosi di un’identità digitale, a scelta tra SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o eIDAS (electronic Identification Authentication and Signature).

Per chi avesse poca familiarità con i sistemi informatici e digitali, niente paura. Il MIM ha pensato anche a questo: in caso di difficoltà nell’accesso o nell’utilizzo della piattaforma, le famiglie potranno contare sul supporto della scuola di appartenenza o di destinazione, che fornirà tutta l’assistenza necessaria per l’espletamento della domanda.

Secondo step: è fondamentale conoscere il codice meccanografico della scuola scelta. Parliamo di una specie di “identificativo”, fornito dalla scuola di riferimento e rintracciabile anche questo sul portale “Scuola in chiaro”, necessario per essere sicuri che si stia optando proprio per quell’istituto.

Va ricordato inoltre che, come si legge nella nota ministeriale diffusa dal MIM lo scorso novembre, si potrà presentare una sola richiesta d’iscrizione per ogni studente, indicando nel modulo fino a tre preferenze: l’istituto scolastico selezionato come prima scelta - quello cioè a cui ci si vorrebbe iscrivere - più altre due opzioni di riserva, valide nel caso in cui la prima scuola esaurisca i “banchi” disponibili.

Un’eventualità non così remota, che genera dubbi nelle famiglie. Ma anche qui, la soluzione è a portata di mano: in casi di soprannumero, infatti, sarà l’istituto scolastico a selezionare gli studenti secondo dei criteri “ragionevoli” - così li definisce il MIM - che però devono essere decise dai consigli di istituto e resi noti prima dell’iscrizione.

Conviene quindi informarsi per capire quali siano e che probabilità si abbia di poterli rispettare: ad esempio, se tra i criteri di selezione ci sono quelli geografici - peraltro molto comuni - e sia il luogo di residenza che quello di lavoro dei genitori sono molto lontani da un istituto molto gettonato, forse conviene orientarsi verso altri lidi. Anche perché le scuole indicate come seconda o terza scelta devono dare la priorità a chi le ha indicate come prima scelta.

A ogni modo, una soluzione si trova: trattandosi di scuola dell’obbligo, se la scuola indicata come terza e ultima scelta dovesse aver esaurito i posti, le famiglie saranno assistite per trovare un’alternativa idonea.

Iscrizione scuola 2025/26: i passaggi per formalizzare la domanda

Come già accennato, l’iscrizione deve essere effettuata attraverso la piattaforma Unica. Per iniziare, è necessario accedere al servizio utilizzando le credenziali di identità digitale. Successivamente, si procede con l’iscrizione compilando i quattro campi principali: dati dell’alunno, dati della famiglia, dati della scuola, conclusione.

Solo dopo avere completato questi passaggi si potrà inoltrare la domanda. Ricordiamo che, non trattandosi di un “click day”, il sistema consente di conservare la domanda in bozza, per poi formalizzarla in qualsiasi momento (entro i termini previsti). Una volta cliccato sul tasto di “invio”, non si potrà tornare indietro: la domanda verrà ufficializzata a tutti gli effetti.

Dopodiché, sempre mediante la piattaforma Unica, genitori e studenti potranno monitorare lo stato di avanzamento della domanda d’iscrizione. Qui, l’iter segue diverse fasi e le famiglie dovranno fare attenzione alla dicitura che troveranno di fianco la domanda d’iscrizione.

Con “Accettata”, verrà indicata una domanda accolta dalla scuola selezionata come prima scelta: il tutto, quindi, è andato a buon fine. L’etichetta “Smistata ad altra scuola”, significa invece che la prima scelta ha esaurito i posti disponibili e che la domanda è stata inoltrata a uno degli istituti scolastici indicati come seconda e terza scelta. Infine, la nota “Restituita alla famiglia”, significa che la domanda è mancante di alcune informazioni chiave che i genitori dovranno integrare.

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