L’ipotesi di introdurre l’obbligo vaccinale per chi dovrà tornare in classe a settembre è respinta in blocco dall’intero mondo della scuola. Contrari anche genitori, studenti, presidi e Ata: in media 8 su 10 votano per la libertà di scelta
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L’organizzazione del nuovo anno scolastico 2021/2022 entra sempre più nel vivo. Sebbene, infatti, manchino ancora due mesi alla riapertura delle scuole sono molte le incognite e i nodi da sciogliere. E sono praticamente tutti legati alla situazione pandemica, che come ormai ben sappiamo è in grado di cambiare in poco tempo e scombinare qualsiasi piano. Una delle migliori armi per rendere la ripartenza il più possibile serena e in presenza, come sappiamo, il vaccino. Sull’immunizzazione degli studenti ci si sta ragionando proprio in queste settimane, mentre per docenti e personale scolastico la campagna vaccinale è iniziata già nella prima parte dell’anno. Tuttavia, così come riporta il portale La Tecnica della Scuola, mancano all’appello circa 200 mila insegnanti.
Un ostacolo di non poco conto, specie se la variante Delta dovesse propagarsi diffusamente anche in Italia, ma che difficilmente verrà superato in tempo per settembre. Visto che, secondo un sondaggio effettuato dalla stessa Tecnica della Scuola in questi giorni su un campione di oltre 1.800 professori, ben 6 su 10 (più di mille) affermano di non essere d’accordo con l’introduzione dell’obbligo vaccinale contro il Covid in vista della ripresa delle lezioni.
Obbligo vaccinale per docenti e studenti? La maggioranza è contraria
Una spaccatura, quella sulla necessità di vaccinarsi in tempo per la prima campanella, che si estende anche al resto della comunità scolastica. Il sondaggio, infatti, ha coinvolto complessivamente 3mila persone tra docenti, presidi, personale Ata, genitori e studenti. Che, come riporta il sito Skuola.net, restituiscono un quadro abbastanza allarmante. Sia tra i genitori che tra gli alunni, ad esempio, mediamente 8 su 10 si schierano contro l’obbligo vaccinale (79,9% nel primo caso, 80,3% nel secondo). Stessa cosa tra i dirigenti scolastici (i contrari sono il 74,3%) e gli Ata (l’83,8% rispedisce al mittente l’ipotesi della vaccinazione obbligatoria).
In termini assoluti, su circa 1.200 risposte complessive formulate da non docenti, ben 950 sono andate in direzione del “no”. Lasciando di fatto l’opzione vaccino nelle mani delle singole persone, facendo cadere nel vuoto gli appelli di molti virologi ed esperti che spingono caldamente verso l’immunizzazione di massa per chi gravita nell’orbita della scuola.
Vaccino obbligatorio per la scuola: il Ministro dice di no
Ma non sono solo gli addetti alla scuola, genitori e alunni a respingere un eventuale obbligo vaccinale. A chiarire la situazione è infatti intervenuto direttamente il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che in occasione della Repubblica delle Idee a Bologna, ha affermato: “Allo stato attuale non c'è nessuna ipotesi di obbligo. Non abbiamo in mente di farlo”. Pur lanciando un “fortissimo appello alla solidarietà collettiva, perché tutti possano vaccinarsi”.