Si chiama Daredevil Selfie ed è una tendenza che vede protagonisti soprattutto i ragazzi. La ricerca di Skuola.net su 4mila studenti.
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Su un tetto, sui binari del treno, alla guida: sembra che il nuovo sport preferito dai ragazzi sia rischiare la vita. Tutto per un semplice autoscatto col cellulare, per immortalare in un selfie quel momento di pura adrenalina. Si chiama Daredevil Selfie ed è l’ultima pericolosa moda che sta contagiando sempre più giovani (adolescenti e no). L’ultimo caso riguarda uno studente romano morto a Livorno qualche giorno fa, folgorato dall’alta tensione mentre tentava di farsi una foto su un vagone di un treno parcheggiato in un deposito. Prima di lui la stessa sorte era toccata a un 13enne, travolto da un convoglio alla stazione di Soverato (in Calabria). Se l’è invece cavata con qualche frattura una 18enne di Montebelluna (in Veneto), precipitata da un lucernario di un vecchio complesso industriale. Ma gli esempi potrebbero essere molti ancora: lo ammettono anche gli stessi ragazzi.
Secondo un sondaggio di Skuola.net, effettuato su un campione di oltre 4mila studenti, il 13% ha provato almeno una volta a farsi un selfie in situazioni poco sicure. Tra questi, l’11% ha anche confessato di aver avuto imprevisti che hanno messo a repentaglio la propria vita. Il 18% lo ha fatto fa per provare sensazioni forti, l’8% per sentirsi grande di fronte agli amici. Per il 64%, invece, non c’è stato bisogno di una motivazione particolare: si fa e basta. Solo il 10% ci ha detto di aver rischiato perché in qualche modo ‘costretto’ dal branco. Nella maggior parte dei casi c’è l’assoluta consapevolezza di quello che si sta facendo: il 65% degli intervistati si dice conscio di rischiare.
I luoghi preferiti? Veicoli, dirupi e ferrovie
Ma dove vanno in scena queste sfide con la vita? Non c’è un luogo preferito in assoluto, basta che sia ‘al limite’. Alcuni set, però, sono molto gettonati. Il 26% ha provato a fare un selfie estremo mentre era alla guida del motorino, della bicicletta o addirittura in macchina. Un altro 25% ha preferito provare la sensazione del vuoto, salendo su un edificio o sporgendosi da un dirupo. Mentre il 14% ha scelto una stazione ferroviaria o la fermata della metropolitana. E non importa che 1 su 3, a conti fatti, ha avuto paura. Perché l’85% lo rifarebbe.
Condividere il selfie estremo è quasi inevitabile
E, trattandosi di un fenomeno che riguarda i giovanissimi, naturalmente non può rimanere fuori la dimensione social. Quasi tutti i ragazzi che si sono dati al Daredevil Selfie lo hanno fatto per condividere la propria ‘impresa’. Un quarto ha inviato l’immagine agli amici e l’ha postata sui social network; un altro 27% si è concentrato solo su questi ultimi, puntando ad amplificare l’eco del gesto; il 17%, al contrario, si è limitato a mandarlo via chat solo agli amici più stretti. Mentre appena il 31% ha preferito tenerselo per sé, quasi come fosse un trofeo.