Una studentessa di terza media, al passaggio di un’ambulanza, si fa il segno della croce. L’insegnante di religione la rimprovera e il caso finisce all’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna
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A Reggio Emilia una studentessa di terza media viene ripresa dall'insegnante di religione per essersi fatta il segno della croce al passaggio di un'ambulanza. A segnalarlo è il portale Skuola.net che racconta come il rimprovero sia scattato a causa del fatto che proprio quel gesto potesse urtare la sensibilità di studenti atei o professanti fedi diverse da quella cattolica. Il caso è finito all'Assemblea regionale dell'Emilia Romagna che ha assolto l'insegnante rimproverandone però l'eccesso di zelo laicista.
SEGNO DELLA CROCE COME DITO MEDIO ALZATO – Passa un'ambulanza e alla studentessa viene spontaneo farsi il segno della croce. Il prof di religione che ha assistito al gestoriprende la ragazza affermando che avrebbe potuto offendere qualcuno di una fede diversa dalla sua. Ma non solo: al rimprovero bonario aggiunge anche il consiglio, la prossima volta, di sostituire il segno della croce con il semplice tocco del ferro, liquidando il gesto di fede ad un atto scaramantico. Ma davvero qualcuno di una fede religiosa diversa si sarebbe offeso al segno della croce? In realtà, quanto accaduto alla studentessa emiliana sembra essere solo uno dei mille risvolti di una diatriba in corso da annitra fede e laicità. Infatti, non siamo nuovi a divieti di presepi nelle scuole, di canti natalizi, di crocefissi in classe ed ora anche del segno della croce.
SOLO UNA QUESTIONE RELIGIOSA? - Ma allora cosa può aver mosso l'insegnante a rimproverare la studentessa? Probabilmente si pensa che il professore abbia ricevuto particolari istruzioni in materia di etica professionale che lo abbiano spinto poi, per evitare problemi, a rispettarle con eccessivo rigore. Infatti, sappiamo molto bene quanto la questione sia delicata e se da un lato la legislazione vigente prescrive la presenza dei crocefissi nelle scuole, in quanto secondo il parere del Consiglio di Stato risalente al 2006 “il principio di laicità non risulta compromesso dall'esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche”, dall'altro la paura dell'intolleranza cresce di giorno in giorno. Ma è giusto che per evitare di imporre il proprio credo a chi la pensa diversamente, si annulli la propria fede, esprimibile anche in un semplice gesto della croce?