Due ragazzi usano i cellulari a lezione e gli insegnanti decidono di sequestrarli a tutta la classe. Scoppia la polemica: fa chiarezza Angela Bardi della Direzione Generale dello Studente al Miur, ora in pensione
© ansa
Smartphone e scuola raramente vanno d'accordo. Soprattutto quando a usarli sono gli studenti e senza il permesso dei prof. E allora può succedere che questi ultimi decidano di correre ai ripari, anche usando metodi drastici quali il sequestro preventivo del caro cellulare. A tutti, nessuno escluso. Sì, anche a quelli che non lo stavano usando. Ma possono farlo davvero? Skuola.net risponde con l'aiuto di Angela Bardi, professoressa alla Direzione Generale dello Studente al Miur ora in pensione ed ex dirigente scolastico.
SMARTPHONE SUL BANCO! – Quando parliamo di sequestro preventivo non lo facciamo per ipotesi, ma facendo riferimento a un fatto davvero accaduto. A segnarlo a Skuola.net è una studentessa preoccupata di dover consegnare il suo smartphone nelle mani del prof ogni volta che mette piede in aula:
"Al Consiglio di classe si è parlato di ritirare i telefoni agli studenti della mia classe la mattina, quando si fa l'appello, e restituirli all'inizio della ricreazione per riprenderli all'inizio della quarta ora. La mia domanda è: i prof possono farlo? Questa idea è venuta a loro perché ci sono un paio di persone che lo usano in continuazione durante le lezioni e quindi pensano di risolvere il problema sequestrandolo a tutti. Quando la classe l'ha scoperto ha iniziato la pianificazione di strategie come portarne un secondo e consegnare quello o una ribellione di massa, dire che nessuno di noi ha il cellulare, tanto i professori non hanno il diritto di perquisirci. Oppure simulare dei furti per poi dare la colpa a questo nuovo metodo".
SMARTPHONE IN CLASSE? NIENTE DA FARE... - Purtroppo i ragazzi di questa scuola dovranno rassegnarsi e a confermarlo è prima di tutto la circolare Fioroni del 2007 che vieta l'utilizzo degli smartphone a scuola: "È dovere specifico, per ciascuno studente, non utilizzare il telefono cellulare, o altri dispositivi elettronici, durante lo svolgimento delle attività didattiche [...] La violazione di tale dovere comporta, quindi, l'irrogazione delle sanzioni disciplinari appositamente individuate da ciascuna istituzione scolastica, nell'ambito della sua autonomia, in sede di regolamentazione di istituto".
E SE NON USO LO SMARTPHONE? - In realtà nella circolare si parla di "utilizzo" dello smartphone, quindi chi lo tiene spento nel suo zaino, teoricamente, non è costretto a consegnarlo, giusto? Anche in questo caso la risposta è "No!". I "professori possono sequestrare i telefoni agli studenti", anche a quelli che non lo usano. Questo perchè, spiega la professoressa Angela Bardi a Skuola.net, sarebbe impossibile per un insegnante verificare ogni minuto che "il cellulare rimanga effettivamente spento durante tutte le ore di lezione".
SMARTPHONE: I PROF DEVONO RIDARLO - Tuttavia, ci tiene a sottolineare Angela Bardi, che i prof sono obbligati "a restituire lo smartphone al termine delle lezioni". Ma questo è l'unico vincolo che hanno. Perchè a quanto pare anche il "sequestro preventivo" è applicabile. Parola di un ex dirigente scolastico.
I PROF NON POSSONO PERQUISIRE - Insomma, non c'è niente da fare: i prof possono sequestrarvi lo smartphone anche se non lo state utilizzando. A patto che ve lo restituiscano, ovviamente. L'unica cosa che si può fare è quella di tenerlo spento nello zaino e dichiarare di averlo lasciato a casa. Perchè no, come dice l'utente del portale, i prof non possono perquisire gli studenti. Certo, forse è meglio non mettersi contro gli insegnanti per qualche whatsappata, no?