Più di 7mila ragazzi hanno voluto dire la loro sul duello dell’anno. L’80% degli intervistati da Skuola.net avrebbe voluto la Clinton presidente
L’America non è poi così lontana per i ragazzi italiani. L’interesse per le ultime elezioni Usa ha animato non poco il dibattito tra gli studenti, anche più delle vicende di casa nostra. Peccato che, con un Oceano di mezzo, in molti hanno perso la percezione di quel che stava accadendo negli Stati Uniti. Donald Trump ha vinto, ormai questo è un dato di fatto. Per il resto del mondo è stata una vera sorpresa, anche perché tutti assegnavano una vittoria quasi sicura alla sua avversaria Hillary Clinton. E invece gli americani hanno smentito tutti pronostici della vigilia: lasciando a bocca aperta tutti quanti, giovanissimi compresi.
Delusione Hillary, sorpresa Donald
Non sappiamo se, nelle ultime settimane, si siano lasciati influenzare da giornali, tv, social network. Sta di fatto che anche gli studenti italiani sono andati decisamente fuori strada. Lo capiamo osservando le risposte che hanno dato ad una web survey di Skuola.net lanciata proprio nelle ore immediatamente precedenti il voto. Come detto, la partecipazione è stata alta: più di 7mila ragazzi hanno voluto dire la loro sul duello dell’anno. Con risultati che, tutto sommato, rispecchiano l’opinione generale. L’80% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di parteggiare per Hillary Clinton, anche se Donald Trump, nonostante la scarsa popolarità tra i media, è riuscito comunque a raccogliere il 20% dei consensi. Ma la sostanza non cambia: quasi nessuno avrebbe scommesso sull’affermazione del tycoon.
Clinton o Trump? I motivi della scelta
Ma quali sono i motivi che hanno spinto i giovani a puntare su un candidato piuttosto che sull’altro? In tanti hanno affermato di preferire Clinton perché avrebbe finalmente fatto entrare da protagonista una donna alla Casa Bianca. Chi ha puntato su Trump, invece, è stato convinto dalla sua estraneità dal mondo della politica. I sostenitori di Hillary hanno visto in lei un presidente che si sarebbe battuto per i diritti dei lavoratori stranieri, degli omosessuali, delle minoranze, tutte categorie osteggiate (per lo meno in campagna elettorale) da Donald Trump. I più attenti all’attualità si sono mostrati preoccupati per i rapporti tra gli Stati Uniti e la Russia che, con la Clinton presidente, a loro dire potevano peggiorare, mentre ben più ben disposto verso il leader russo Putin si è sempre dimostrato il suo avversario. Naturalmente, non potevano poi mancare i giudizi più strettamente ‘personali’, vedendo nei due candidati caratteristiche sia positive (simpatia, carattere, saggezza, piglio deciso) sia negative (follia, impreparazione, volgarità), da declinare a seconda delle preferenze.
Meglio le presidenziali Usa del referendum
Insomma, la discussione ha coinvolto davvero tanto, sicuramente più di avvenimenti simili che nello stesso periodo hanno riguardato da vicino l’Italia. È il caso della marcia di avvicinamento all’appuntamento con il referendum costituzionale del 4 dicembre: il 63% dei ragazzi che hanno partecipato al sondaggio ha ammesso di aver seguito con più interesse in questi giorni l’avvicinamento alle presidenziali americane rispetto al dibattito sul voto referendario. Come dire: molto meglio Donald contro Hillary che Sì contro No.