Dall'era del modem 56k all'avvento dell'Intelligenza Artificiale: nato come sito per lo scambio di appunti, Skuola.net ha vinto la prova del tempo e oggi è un ecosistema digitale che supporta in prima linea il percorso scolastico di milioni di studenti, e non solo. Un pezzo di storia del settore educational che spegne 25 candeline
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Un'interrogazione di latino andata male, un bigino che non si trovava, due compagni di banco un po' nerd e le prime connessioni internet a casa: questo il brodo primordiale in cui è nato quello che oggi è un autentico punto di riferimento in Italia sul mondo degli studenti e quindi dei giovani.
La vera storia di Skuola.net parte proprio da qui, senza necessità di inventare nulla per ragioni di marketing. E un quarto di secolo dopo gli stessi due compagni di banco - insieme a un team molto più nutrito - sono ancora alla guida di un progetto che nel corso degli anni ha avuto un solo mantra: innovare il modo di studiare, rendendo al tempo stesso accessibile il sapere a quante più persone possibili.
Il 19 marzo 2000 andava online Skuola.net: il giro di boa dei 25 anni è anche un’occasione per raccontare l’evoluzione - o meglio la rivoluzione - del modo di essere giovani e di studiare. Da semplice raccolta di appunti al tempo dei primi telefonini, infatti, il portale Skuola.net ha attraversato l’era dell’ADSL, la diffusione di internet in ogni luogo grazie agli smartphone, all’avvento dei social e all’esplosione dell’intelligenza artificiale, evolvendosi ma senza mai perdere la propria identità.
Le origini di Skuola.net: dall’era del modem 56k alla banda ultralarga…
Marzo 2000: mentre il mondo si affacciava sul nuovo millennio, tentando di connettersi con il modem 56k - lentissimo - tre liceali romani gettavano le basi di quello che sarebbe diventato il portale di riferimento per generazioni di studenti: Skuola.net.
Erano gli anni del Nokia 3310 e della PlayStation 1, Wikipedia non era ancora nata e Google non era ancora arrivato in Italia. I giovani comunicavano con gli squilli - telefonate a vuoto per far sapere che ci si pensava senza spendere il prezioso credito telefonico - e con sms ricchi di abbreviazioni con l’onnipresente “k” al posto del “ch”. Alla radio i Black Eyed Peas facevano sognare migliaia di giovanissimi con le note di “Where is the love”.
Così è stato naturale pensare che la rivoluzione della scuola si dovesse scrivere con la kappa e dovesse abbracciare la rete - net in inglese - internet. Il nome si è fatto quasi da solo, anche perché i due compagni di banco e un terzo founder a 16 anni non potevano permettersi sofisticati studi di marketing.
Non una start-up (lo sarebbe poi diventata), ma un “incubatore” di appunti accessibile a tutti. L’idea iniziale - nata proprio sui banchi di scuola - era infatti semplice quanto rivoluzionaria: condividere il sapere e la conoscenza online per aiutare altri studenti. Quello che i tre in quel momento non sapevano è che stavano dando vita a una delle piattaforme educative più rilevanti del panorama italiano.
Ma è quello che fanno gli innovatori: si muovono in anticipo rispetto a tutti, vedendo quel qualcosa che agli altri, in quel frangente, sfugge. Non è un caso, dunque, che Skuola.net abbia precorso i tempi, anticipando il bisogno di condivisione della conoscenza online, che da lì a poco sarebbe stato il propulsore di Google e Wikipedia.
Come? Digitalizzando essenzialmente il compagno di banco che ne sa più di te in vari step: gli appunti scritti dagli studenti per gli studenti che gradualmente hanno preso il posto dei bigini, il marketplace degli appunti universitari che hanno digitalizzato lo smercio di tali contenuti nelle copisterie, la piattaforma delle ripetizioni - Ripetizioni.it - che oggi permette a chiunque di trovare, prenotare e pagare con pochi click un tutor per le ripetizioni private. E oggi tutto questo sapere è pronto a essere la base di una intelligenza artificiale che parla come uno studente e usa i migliori contenuti di Skuola.net.
…all’avvento dell’Intelligenza Artificiale
Oggi Skuola.net è il media EdTech di riferimento per gli studenti di tutte le età e per le loro famiglie. Un vero e proprio colosso dell’education digitale: forte di un’indipendenza editoriale rara nel settore dei media italiani - che vede una crescente polarizzazione - oggi è uno dei pochi operatori tematici (se non l’unico) in grado di essere rilevante sul web, sui social e sul mondo dell’informazione.
Infatti, dal 2007 Skuola.net è anche testata giornalistica e negli anni è diventata una vera e propria fonte riconosciuta e citata da blasonati media nazionali. Con il direttore della testata, Daniele Grassucci, ormai uomo-immagine della community, con i suoi frequenti interventi in tv e radio in qualità di esperto del settore dell’istruzione e, più in generale, del mondo giovanile.
E pensare che tutto era partito dalle prime corse alla soffiata sulle tracce di Maturità grazie ai primi sms dalle scuole, che tanto ha appassionato gli adulti da creare un genere a sé: oggi per tutti i giornali la prima prova di Maturità viene seguita con la stessa attenzione di un grande evento mediatico, con aggiornamenti minuto per minuto. Un tempo, quando Skuola.net non esisteva, non era così.
In 25 anni Skuola.net ha raggiunto numeri rilevanti: 8 milioni di utenti unici al mese e più di 300mila appunti condivisi dalla sua community, a cui si aggiungono le oltre 30.000 tesi dell’altrettanto storico portale Tesionline recentemente acquisito.
Un ponte tra gli studenti e i boomer
Ma c’è un’altra cosa che non esisterebbe se non fosse stato inventato Skuola.net: non sapremmo il voto di maturità che hanno conseguito i leader politici e i ministri che guidano il nostro paese. Dai 60/60 di Meloni, Conte e Renzi al quasi 60 di Schlein ai 48/60 di Tajani e Salvini solo per citare qualche “confessione” recente rilasciata al portale poco prima delle elezioni europee grazie alla loro partecipazione al format Politigame.
Infatti chi, se non un portale fatto per gli studenti, può domandare ad un politico che tipo di alunno fosse tra una domanda sul programma elettorale e l’altra, oppure di comporre un meme con i volti dei suoi colleghi. Questo uno degli escamotage - ma non l’unico - per avvicinare il mondo dei giovani a quello della politica: da dieci anni le “aule” di Skuola.net sono infatti tappa obbligata per ministri e leader politici.
Che riconoscono in questa realtà non solo un valore quasi da servizio pubblico, vista la sua linea editoriale di totale neutralità politica, ma anche una storia di eccellenza fatta da due ragazzi della classe media, senza una famiglia imprenditoriale alle spalle, che sono stati capaci di dare vita a una storia esemplare.
Come ricorda il premier Meloni rivolgendosi a giovani “non è vero che il destino è segnato, guardate questi ragazzi di Skuola.net, volevano copiare una versione di latino e hanno costruito un impero semplicemente con determinazione e creatività”.