IL REPORT

Studenti infortunati sul luogo di "lavoro": in un anno aumentano del 10%

Nella maggior parte dei casi le vittime sono under 15, mentre appena un quarto sono studenti più grandi

06 Feb 2025 - 21:13
 © Ansa

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Anche gli studenti, dal punto di vista assicurativo, possono essere considerati “lavoratori”. E, in quanto tali, anche loro purtroppo si infortunano. Nel 2024, sono state ben 77.883 le denunce arrivate all’INAIL - Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro - con protagonisti alunne e alunni, mentre si trovavano a scuola, erano impegnati in laboratori o viaggi di istruzione, oppure in Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO).

Aumentano le coperture assicurative per gli studenti

Tuttavia non sono questi ultimi ad essere responsabili dell’incremento del 10,9% rispetto all’anno precedente. Infatti, come fa notare un'analisi del rapporto dell'Istituto previdenziale effettuata dal portale Skuola.net, tale aumento è in parte figlio pure di una buona notizia: l’estensione della tutela assicurativa a tutti gli studenti delle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, prevista dal decreto legge n. 48 del 4 maggio 2023 ed entrata in vigore nel settembre dello stesso anno.

Uno sforzo che ha fatto aumentare sia il numero di studenti coperti ma anche la qualità delle garanzie: la legge assicura il minimo sindacale, mentre la legge 48 ha trovato i fondi per risarcire praticamente tutti gli infortuni che possono avvenire in ambito scolastico con la sola esclusione di quelli nel tragitto casa-scuola.

Un infortunio su dieci riguarda gli alunni

Tornando ai dati, va sottolineato come gli incidenti occorsi agli alunni sono stati il 13% delle denunce totali. Un numero assolutamente rilevante. Inoltre, nella maggior parte dei casi - ben tre su quattro - le vittime sono state dei minori di 15 anni, frequentanti di under 15, mentre il restante quarto degli episodi ha visto coinvolti studenti più grandi. Quindi è facile correlare un maggior grado di infortuni alla naturale vivacità di bambini e preadolescenti.

Per quanto riguarda, invece, il genere crescono aumentano gli infortuni tra le studentesse (+12,5% in più rispetto al 2023), pur rimanendo minoritarie. Perché a finire al centro di incidenti “scolastici” sono soprattutto i maschi: accade nel 58% dei casi.

La scuola è molto più pericolosa dei PCTO

Ma il dato forse più interessante è quello che sembra “scagionare” i PCTO (l’ex alternanza scuola lavoro), spesso additati come principale fonte di rischio per l’incolumità degli studenti, specie se l’attività è di tipo manuale.

Ebbene, secondo il report INAIL è esattamente il contrario: stando alle segnalazioni, solo poco più di duemila casi hanno riguardano i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO). Il resto? Cadute nei corridoi, nei cortili e per le scale, infortuni nei laboratori o durante attività sportive, incidenti vari.

Le regioni con il maggior numero di denunce? Tutte nel Nord dello Stivale: Lombardia (23% del totale nazionale, +11,7%), Veneto (11,9%, +22,1%), Emilia Romagna (11,7%, +16,3%) e Piemonte (9,9%, +9,3%).

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