TEST D'INGRESSO

Test di Medicina: come e quando si può fare ricorso per accedere al numero chiuso?

Sta per uscire la graduatoria nazionale per i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria, che assegnerà i posti disponibili quest’anno. Un esito che, però, non è inappellabile: L’avvocato Michele Bonetti spiega cosa fare

22 Set 2022 - 15:37
 Al via il test d'ingresso per Medicina. Attesi oltre 66mila ragazzi © Ansa

 Al via il test d'ingresso per Medicina. Attesi oltre 66mila ragazzi © Ansa

Anche quest’anno per poter accedere ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria le aspiranti matricole hanno dovuto sostenere un test d’ingresso, che permetterà l’accesso solamente a 14.740 dei 65.378 iscritti alla prova. Tra quelli che hanno sostenuto il test, dunque, solamente 1 su 4 riuscirà ad accaparrarsi uno dei posti messi a disposizione dal Ministero dell’Università e della Ricerca in tutta Italia. Se il 23 settembre molti conosceranno il proprio punteggio e potranno sapere se avranno raggiunto il limite dei 20 punti per poter almeno giocarsi un posto in facoltà, le assegnazioni vere e proprie saranno rese note tramite le graduatorie nazionali di merito che saranno pubblicate il 29 settembre; da quel momento molto sarà deciso.

Ma, per chi non ce l’avrà fatta, non è ancora detta l’ultima parola. Non sempre, infatti, le graduatorie sono “incontestabili”. Al contrario, non è raro il verificarsi di errori, incongruenze, problemi e irregolarità durante lo svolgimento della prova di ammissione. Proprio queste sviste portano ogni anno moltissimi candidati. rivolgersi al Tar. Un passaggio che, non di rado, si conclude con la vittoria del ricorso e alla restituzione di un posto utile in graduatoria.

Com’è giusto che sia, però, la strada del ricorso non sempre è un percorso semplice da intraprendere. Anzi, se si sceglie di intraprendere la via legale è necessario essere assolutamente certi di ciò a cui si andrà incontro. Infatti, si dovrà essere in grado di dimostrare di aver subìto un torto o di non essere stati messi nelle condizioni appropriate per superare lo sbarramento. Questo sarà possibile solamente studiando bene il regolamento, per poter provare che non tutto si è svolto come avrebbe dovuto. Ma chi può fare ricorso, quindi, e quali sono le scadenze? Quante le probabilità di successo?

Test di Medicina, la via del ricorso: i requisiti

Per capirlo meglio, il portale Skuola.net ha chiesto il parere di un esperto: Michele Bonetti, avvocato iscritto presso l’Ordine degli Avvocati di Roma e, dal 2016, patrocinante dinanzi alle Giurisdizioni Superiori, nonché Legale dell'Unione degli Universitari e della Rete degli Studenti Medi. Che negli ultimi anni, considerando i ricorsi collettivi, ha assistito circa diecimila studenti, ed è pronto a sostenere anche gli aspiranti ricorrenti del 2022. Fermo restando che, prima di poter procedere, sarà necessario visionare il proprio elaborato, disponibile online dal 23 settembre nell'area riservata del portale Universitaly e aspettare che venga pubblicata la graduatoria nazionale nominativa, il 29 settembre.

Innanzitutto, l’avvocato ci tiene a sottolineare quanto già anticipato, ovvero che la via del ricorso amministrativo non è un’opzione praticabile da tutti; ci devono essere dei requisiti: “Le motivazioni del ricorso - ricorda Bonetti - possono riguardare l’erroneità di alcune domande somministrate, anche mal formulate e fuori programma, la sottostima dei posti messi a bando dal MUR, oppure vicende peculiari legate alla propria situazione personale, quali ad esempio il compito annullato, le risposte non conteggiate, un errore nella correzione delle schede. Inoltre, si possono riscontrare illegittimità nella mancata adozione delle tutele di legge per i candidati con disabilità o DSA che, per legge, devono essere adeguatamente tutelati mediante la predisposizione di strumenti compensativi durante lo svolgimento del test”.

Occhio alle scadenze per presentare il ricorso

Particolare attenzione, poi, va prestata ai passaggi chiave e alle scadenze da rispettare per opporsi alle graduatorie: “Il ricorso - avverte l’avvocato - può essere proposto dinanzi al TAR del Lazio entro 60 giorni, oppure entro 120 giorni con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Il 14 settembre 2022, i candidati hanno già avuto una prima informazione, in anonimo, dell’andamento del test; dopodiché prenderanno visione del proprio elaborato, dei punteggi e del questionario con le schede risposte e anagrafiche, accedendo al portale personale di Universitaly.it in data 23 settembre; solo a quel punto sapranno con certezza come hanno risposto alle eventuali domande contestate; mentre in data 29 settembre 2022 verrà pubblicata la graduatoria nazionale nominativa con l’abbinamento dei punteggi e delle sedi, a cui poi seguiranno gli scorrimenti periodici per le assegnazioni”.

I termini per proporre ricorso, inoltre, si differenziano a seconda delle fattispecie: “Per coloro che si renderanno conto dell’eventuale errato calcolo del punteggio, il decorso dei termini per il ricorso inizierà nel momento della pubblicazione dei punteggi stessi. Diversamente, per coloro che solo a seguito della pubblicazione nominativa della graduatoria si renderanno conto di non aver ottenuto una posizione utile, il decorso dei termini inizierà proprio dalla detta pubblicazione nominativa”.

Ricorso per il test di Medicina, dall’avvocato al Tar: la procedura

Ma, nel pratico, come si fa a fare ricorso? “Dopo la consultazione con un avvocato amministrativista che procederà anche con l’illustrazione di tutti gli aspetti della vicenda sottoposta nonché ad effettuare un preventivo di spesa - consiglia Bonetti - si procederà con l’eventuale conferimento del mandato da parte del cliente, mediante la sottoscrizione di una procura speciale alle liti. A questo punto viene redatto l’atto di ricorso e, dopo averne notiziato le Amministrazioni mediante la notificazione nei tempi e modi di legge, l’avvocato provvede a depositarlo presso il Tribunale Amministrativo regionale competente o, nel caso di ricorso straordinario, presso gli Uffici competenti”.

Mentre, per quanto riguarda i termini finali di attivazione della procedura, “il ricorso può essere presentato, salvo casi peculiari, entro il 28 novembre 2022 per il ricorso al T.A.R. e entro il 27 gennaio 2022 per il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (ciò vale, ovviamente, per i punteggi sopra 20, ovvero gli idonei delle graduatorie)”. Ma, trattandosi di un ricorso d’urgenza con richiesta di ammissione con riserva, l’avvocato suggerisce di “procedere il prima possibile”.

Test di Medicina, l’esito del ricorso

A questo punto della procedura, la domanda diventa un’altra: che probabilità ci sono che il ricorso venga accolto? “In tutti i casi in cui il cliente richieda un parere legale al professionista - avvisa Bonetti - questo si esprime circa i profili di fondatezza dell’azione e sulle eventuali criticità che possano rendere più difficoltosa l’azione. Trattasi di vicende peculiari, pertanto differenti da caso a caso. Vi sono, infine, profili di imponderabilità e di aleatorietà insiti nel carattere dell’azione giurisdizionale”.

E una volta fatto ricorso, cosa deve fare chi è in attesa del responso del tribunale? Meglio aspettare l’esito, iscriversi in un corso di laurea simile o procedere in altro modo? “Molti studenti, nelle more della presentazione e della decisione del ricorso, si iscrivono a corsi di laurea affini, o anche ai corsi liberi di Medicina per conseguire esami e crediti riconoscibili a Medicina, Veterinaria, ecc. (non mancano pronunciamenti dei TAR e del Consiglio di Stato sulla possibilità di richiedere l’iscrizione ad anni successivi da corsi di laurea affini mediante trasferimento o passaggio di corso). Ovviamente - conclude Bonetti - la presentazione di un ricorso non preclude la possibilità di iscriversi in altre facoltà, a numero chiuso o aperto, ma consiglio di valutare comunque un percorso di studi affine anche alle proprie aspirazioni”.

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