Nonostante la decisione di anticipare le date delle prove, tanti ragazzi - anche tra quelli di quarto e quinto superiore - hanno deciso di cimentarsi con i nuovi quiz per l’accesso ai corsi di Laurea di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria. Quasi 30mila sono maturandi, qualcosa di più gli aspiranti “camici bianchi” già in possesso di diploma o di laurea. Ma la vera sorpresa sono gli oltre 17mila studenti di quarta superiore
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Per fare un vero e proprio bilancio bisognerà attendere i dati sulla partecipazione effettiva. Ma, al momento, il nuovo test di ingresso per le facoltà di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria - al debutto quest’anno - sembra aver fatto breccia tra gli aspiranti “camici bianchi”. Perlomeno se leghiamo la valutazione alla decisione, arrivata con la riforma, di anticipare le prove nel corso della primavera (a cui si aggiunge quella di dare una seconda chance, a luglio, per ottenere un punteggio migliore da utilizzare ai fini della graduatoria finale). Sono, infatti, quasi 80mila le ragazze e i ragazzi che si sono candidati per sostenere i test 2023 delle università statali, che si terranno tra il 13 e il 22 aprile. A comunicare i numeri ufficiali sulle iscrizioni, direttamente il Ministero dell'Università e della Ricerca e la CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane).
In tanti si candidano per il 2024
Più precisamente, si tratta di 79.356 studenti: 72.450 per le prove di Medicina e Chirurgia o Odontoiatria, 6.906 per quelle di Veterinaria. Che si presenteranno negli atenei con in tasca il sogno di entrare in uno di questi corsi di laurea, tra l’anno accademico 2023/2024 e il successivo 2024/2025. Perché, altra novità del nuovo accesso programmato nazionale per l’area sanitaria è quella di dare l’opportunità di svolgere i test anche agli studenti di quarto superiore, che potranno così avere a disposizione fino a quattro tentativi per poter ottenere il punteggio più alto, da “giocarsi” subito dopo il loro esame di Maturità, per collocarsi nella posizione più alta possibile in graduatoria. A provarci, in questo caso, saranno ben 17.127 giovani: 16.192 per Medicina e Chirurgia o Odontoiatria, 935 per Veterinaria.
Quasi tutti ci provano alla prima occasione
Come evidenzia un'analisi dei dati effettuata dal portale Skuola.net, a certificare il successo dell’operazione è soprattutto il fatto che siamo di fronte a numeri sostanzialmente in linea, giusto un pelo più bassi, rispetto agli anni precedenti. Osservando nel dettaglio la platea dei candidati, per i test di Medicina e Chirurgia o Odontoiatria si sono iscritti 27.625 alunni di quinto superiore, i prossimi maturandi, che hanno voluto giocare d’anticipo nonostante incomba la preparazione per l’esame. A cui vanno aggiunti 28.633 studenti che hanno già in mano il diploma, una laurea o che sinora hanno intrapreso altre vie, molti di loro probabilmente delusi dalle prove degli scorsi anni. In totale, fanno 56.258 candidati, numero molto simile a quello di quanti sostennero il test nel 2022 (56.775) e nel 2021 (55.117).
Discorso simile per Veterinaria. Qui, gli studenti di quinto iscritti al test di aprile sono 2.684, mentre quelli con un diploma più datato sono 3.287. Totale: 5.971 candidati, addirittura superiori a quelli di settembre 2022 (5.463). Quasi scontato, come spesso accade, che una discreta percentuale di iscritti non si presenterà - ciò vale per tutti i quiz per l’accesso programmato - ma il riscontro rimane comunque buono.
Allo stesso modo, tornando alle ragazze e ai ragazzi di quarto superiore, anche qui è evidente come l’anticipazione e la moltiplicazione delle prove sia stata accolta con entusiasmo. Prendendo come parametro, ad esempio, il numero degli iscritti ai test provenienti dal quinto superiore (30.309 tra Medicina e Veterinaria) e confrontandoli con quelli del penultimo anno (17.127) si può ipotizzare che oltre la metà degli aspiranti “camici bianchi” di domani tenteranno di mettere in cascina un risultato utile all’immatricolazione sin da subito.
La componente femminile è predominante
Da registrare, infine, come circa 7 candidati su 10 siano donne (55.441), confermando il trend che vede le ragazze sempre più lanciate, rispetto ai colleghi maschi, verso una carriera di livello nel mondo delle professioni sanitarie.