RICORRERE O NO?

Test Medicina 2021, opzione ricorso per chi non passa: come farlo e quando conviene? Risponde l’esperto

In vista della pubblicazione delle graduatorie nazionali nominative dei test per i corsi di laurea ad accesso programmato, Skuola.net ha interpellato un legale specializzato in ricorsi per questo tipo di prove. Quando e come tentare la via del ricorso in caso di esclusione?

24 Set 2021 - 17:37
 © ansa

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I corsi di laurea di Medicina e Chirurgia, nonché di Odontoiatria, continuano a rimanere a numero chiuso. Nonostante le periodiche proteste da parte degli studenti, i molti tentativi di abrogazione da parte della politica e i diversi annunci - mai andati a buon fine - da parte dei vari Ministri. Escludendo ogni anno decine di migliaia di aspiranti camici bianchi dai corridoi universitari. Non sempre, però, le graduatorie sono “incontestabili”. Anzi, un susseguirsi di errori, incongruenze, problemi e irregolarità portano moltissimi candidati, con l’arrivo delle graduatorie definitive, a rivolgersi al Tar e a vincere. 

Una scelta da ponderare bene

La strada del ricorso, tuttavia, non deve sembrare un semplice salvagente per chi non ha superato il test:  nel ricorrere alle vie legali, infatti, è necessario poter dimostrare di aver subito un torto o di non essere stati messi nelle condizioni appropriate per superare lo sbarramento. Regolamento alla mano, dunque, bisogna provare che non tutto si è svolto come avrebbe dovuto. Inoltre, esistono termini ben precisi per iniziare un percorso di questo tipo. Chi può fare ricorso, quindi, e quali sono le scadenze? Quante le probabilità di successo?

La parola all'esperto

Per poter procedere, bisogna innanzitutto avere la possibilità di visionare il proprio elaborato (disponibile online dal 24 settembre) e aspettare che venga pubblicata la graduatoria nazionale nominativa (il 28 settembre). Ma per capire meglio quando e come intraprendere le vie legali, Skuola.net ha chiesto il parere di un esperto: Michele Bonetti, avvocato iscritto presso l’Ordine degli Avvocati di Roma e, dal 2016, patrocinante dinanzi alle Giurisdizioni Superiori, nonché Legale dell'Unione degli Universitari e della Rete degli Studenti Medi. Negli ultimi anni, considerando i ricorsi collettivi, ha assistito ben circa diecimila studenti, ed è pronto a sostenere anche gli aspiranti ricorrenti del 2021. Il test per i corsi di Medicina e Chirurgia  e di Odontoiatria, quest’anno, infatti, ha presentato non poche incongruenze e si prevede una pioggia di contestazioni.

Quali sono i requisiti o le motivazioni per intentare un ricorso in caso di non ammissione?

“Le motivazioni del ricorso possono riguardare l’erroneità di alcune domande somministrate, anche mal formulate e fuori programma, la sottostima dei posti messi a bando dal MUR, o anche vicende peculiari legate alla propria situazione personale, quali ad esempio il compito annullato, le risposte non conteggiate, un errore nella correzione delle schede”.

“Inoltre, si possono riscontrare illegittimità nella mancata adozione delle tutele di legge per i candidati con disabilità o DSA che, per legge, devono essere adeguatamente tutelati mediante la predisposizione di strumenti compensativi durante lo svolgimento del test. In relazione alle peculiarità delle casistiche e per agevolare i candidati su alcuni aspetti specifici dei test di accesso a numero chiuso abbiamo predisposto delle FAQ informative e pubbliche”.

Mentre le tempistiche per ricorrere quali sono?

“Il ricorso può essere proposto dinanzi al TAR del Lazio nei 60 giorni, ovvero nei 120 giorni con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Già però in data 17 settembre 2021 (il 15 per veterinaria) alcuni candidati, ricordando il codice etichetta fornito durante il test, hanno già potuto vedere i risultati anonimi. Dal 24 settembre 2021 tutti i candidati possono prendere visione del proprio elaborato, dei punteggi e del questionario con le schede risposte e anagrafiche, accedendo al portale personale di Universitaly.it e dunque sapranno con certezza come hanno risposto alle domande contestate; mentre in data 28 settembre 2021 verrà pubblicata la graduatoria nazionale nominativa con l’abbinamento dei punteggi e delle sedi, a cui poi seguiranno gli scorrimenti periodici per le assegnazioni”.

Come si fa a fare ricorso?

“Dopo la consultazione con un Avvocato, possibilmente specializzato nel diritto amministrativo, e il conferimento del mandato da parte del cliente mediante la sottoscrizione di una procura speciale alle liti, il Professionista redige l’atto di ricorso e, dopo averne notiziato le Amministrazioni mediante la notificazione nei tempi e modi di legge, provvede a depositarlo presso il Tribunale Amministrativo regionale competente o, nel caso di ricorso straordinario, presso gli Uffici competenti”.

“Il ricorso può essere presentato, salvo casi peculiari, entro il 29 novembre 2021 per il ricorso al T.A.R. e entro il 26 gennaio 2022 per il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (ciò vale, ovviamente, per i punteggi sopra 20, ovvero gli idonei delle graduatorie). Trattandosi di un ricorso d’urgenza con richiesta di ammissione con riserva, si consiglia di procedere il prima possibile”.

Che probabilità ci sono che il ricorso venga accolto?

“In tutti i casi in cui il cliente richieda un parere legale al Professionista, questo si esprime circa i profili di fondatezza dell’azione e sulle eventuali criticità che possano rendere più difficoltosa l’azione. Trattasi di vicende peculiari, pertanto differenti da caso a caso. Vi sono, infine, profili di imponderabilità e di aleatorietà insiti nel carattere dell’azione giurisdizionale”.

Si è parlato di domande contestate nel test di quest’anno: quali sono?

“In data 10 settembre 2021, il Ministero ha annullato un quesito, la Domanda n. 56 secondo l’ordine ministeriale, per la quale ha deciso di assegnare il punteggio pieno a tutti i candidati, indipendentemente dall’avere risposto/non aver risposto. Inoltre, ha apportato 3 correzioni al compito di Medicina: la Domanda n. 2 ha subito il cambio di risposta, inizialmente individuata dal MUR come “2”, nella risposta ora considerata corretta “0”; per la Domanda n. 21 ugualmente viene sostituita la risposta corretta da quella iniziale “A1 e A2” a quella attuale “nessuna”); infine anche per la Domanda n. 23 la risposta inizialmente indicata dal MUR “2400” è diventata la differente identificata come “1800”. A nostro avviso vi sono altri due quesiti errati, le domande n. 26 e n. 28”.

Cosa deve fare chi vuole puntare proprio su questi ‘errori’ per presentare ricorso?

“I candidati, insieme al professionista specializzato, devono capire come hanno risposto a tali quesiti e se, mediante la riacquisizione del punteggio di 1,50 e l’eventuale penalità di 0,40, superano l’ultimo ammesso all’esito degli eventuali scorrimenti. Per calcolare la prova di resistenza, a mio avviso, si deve considerare un ulteriore punteggio di 1,50, o addirittura di 1,90, in quanto non solo il candidato e stato personalmente danneggiato dalla illegittima somministrazione del quesito, ma anche gli altri concorrenti hanno indebitamente ottenuto un bonus di 1,50 o di 1,90 per ogni domanda”.

Errori evidenti, come quelli verificatisi quest’anno, sono elementi che aiutano il ricorso? 

“Nel momento in cui l’Amministrazione giunge alla decisione di annullare plurimi quesiti di un test composto di 60 domande è chiaro che si espone alle contestazioni di tutti quei ragazzi che, magari per una manciata di punti o anche per una sola domanda, non riescano ad accedere al corso di studi ambito. L’evidenza degli errori nei quesiti è stata confermata da perizie di professionisti esperti nelle materie oggetto del test e deve essere condivisa dal Tribunale a cui si decide di ricorrere per far valere le proprie ragioni”. 

“Inoltre, quest’anno sono particolarmente numerose le segnalazioni sull’inadeguatezza e sull’erroneità dei test sottoposti agli aspiranti Medici, Odontoiatri, veterinari ecc. In un momento storico come questo, anche per l’emergenza pandemica e la patologica carenza di medici nel nostro paese, si deve pretendere che sia garantito, quantomeno, il rispetto dei principi della selezione di concorso; a prescindere da ciò permangono i dubbi sulla opportunità di un numero chiuso come quello che stiamo oggi affrontando e che non è neanche idoneo a selezionare i nostri futuri laureati”.

Cosa deve fare chi fa ricorso: aspettare l’esito, iscriversi in un corso di laurea simile o altro?

“Prima di tutto chi volesse valutare di ricorrere al TAR deve contattare il proprio legale di fiducia per analizzare la propria situazione alla luce del risultato del test, che in molti già possono conoscere dal portale personale in forma anonima, in attesa di visualizzare il 28 settembre il proprio nominativo nella graduatoria nazionale di merito”. 

“Molti studenti, nelle more della presentazione e della decisione del ricorso, si iscrivono a corsi di laurea affini, o anche ai corsi liberi di Medicina, per conseguire esami e crediti riconoscibili a Medicina, Veterinaria, ecc. (non mancano pronunciamenti dei TAR e del Consiglio di Stato sulla possibilità di richiedere l’iscrizione ad anni successivi da corsi di laurea affini mediante trasferimento o passaggio di corso. Ovviamente la presentazione di un ricorso non preclude la possibilità di iscriversi in altre facoltà, a numero chiuso o aperto, per cui consigliamo di valutare un percorso di studi affine anche alle proprie aspirazioni”.

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