Partono le prove per i corsi universitari ad accesso programmato nazionale. Il 6 settembre è la volta del quiz di Medicina, con più di 65mila candidati che affolleranno le aule degli atenei.
Al via il test d'ingresso per Medicina. Attesi oltre 66mila ragazzi © Ansa
Al via le prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato a livello nazionale per l’anno accademico 2022/2023. I primi a sottoporsi ai test, martedì 6 settembre, sono i candidati di Medicina e Odontoiatria: 65.378 gli iscritti complessivi per i corsi in lingua italiana che, a partire dalle 13:00, dovranno svolgere 60 quesiti a risposta multipla in un tempo massimo di 100 minuti.
Seguiranno, giovedì 8 settembre, gli aspiranti veterinari, con 9.524 iscritti attesi nelle aule. Il calendario prosegue martedì 13 con Medicina e Odontoiatria in lingua inglese, giovedì 15 con la prova per i corsi triennali per le professioni sanitarie e il 20 settembre con quella per l’accesso alla laurea in Scienze della formazione primaria.
Test Medicina, più posti e un nuovo questionario
Diverse le novità per la tornata del 2022, innanzitutto per quanto riguarda i posti disponibili, complessivamente di numero maggiore rispetto allo scorso anno. Per il corso di laurea in Medicina, quest’anno i posti sono 14.740 per i candidati dei Paesi UE e non UE residenti in Italia, mentre per il corso di laurea in Odontoiatria i posti complessivi sono 1.330 per i residenti nel nostro Paese. Lo scorso anno si fermavano, rispettivamente, a 14.020 e 1.253: siamo di fronte, quindi, a un aumento di 700 posti per i futuri camici bianchi e di circa un centinaio di posti per chi vuole diventare dentista.
Un questionario, quello del test di Medicina e Odontoiatria, in gran parte rinnovato, che vede un numero limitato di quesiti di Logica e Cultura generale - sostituita, quest’ultima, dalla materia “Competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi” - e un maggior peso, invece, delle discipline “caratterizzanti”, più in linea con gli argomenti che si andranno ad affrontare durante il percorso universitario. I candidati, quindi, dovranno risolvere 4 quesiti di Competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi, 5 domande di Logica, ben 23 di Biologia, 15 di Chimica e 12 di Fisica e Matematica. Il questionario, così trasformato, interesserà anche il test di Professioni Sanitarie, mentre quello di Veterinaria, anch’esso cambiato, presenterà una diversa combinazione di quiz, con le sezioni di Biologia e di Chimica composte da 19 domande ciascuna.
I prossimi passaggi del test di Medicina, dai risultati alle graduatorie
Niente cambia, invece, per quanto riguarda le procedure post-prova. La graduatoria di Medicina sarà nazionale (sia per l’accesso ai corsi in lingua italiana che per quelli in lingua inglese), così anche per Odontoiatria e Veterinaria, mentre sarà sempre locale per le Professioni Sanitarie. A livelli di tempistiche, già dal prossimo 14 settembre saranno disponibili, sulla piattaforma Universitaly, i risultati anonimi del test di Medicina e di Odontoiatria e sarà possibile, attraverso il codice etichetta fornito a ogni candidato il giorno del test (per questo è importante conservarlo), riconoscere il proprio compito e avere un’idea del proprio punteggio. Fondamentale, per superare la prova ad accesso programmato nazionale, avere acquisito almeno 20 punti, che corrisponde alla “quota-sbarramento” di chi risulta idoneo.
Dal 23 settembre, poi, saranno pubblicati i risultati nominativi, con la possibilità di controllare il proprio foglio risposte e la scheda anagrafica, sempre nell’area riservata di Universitaly. Il 29 settembre, infine, uscirà la graduatoria nazionale e, sulla base dei risultati, verranno assegnati i posti disponibili nelle varie università. Non sarà comunque detta l’ultima parola per chi non risulterà “assegnato” alla sede preferita. Anche chi verrà indicato come “prenotato” e via via tutti gli altri potranno sperare di risalire la lista aspettando gli scorrimenti e confermando telematicamente il proprio interesse a rimanere in graduatoria, al fine di non perdere il posizionamento. Già dal 7 ottobre è in programma il primo scorrimento e, successivamente, a cadenza pressoché settimanale, la graduatoria verrà aggiornata e nuovamente pubblicata.
Sarà l’ultimo test di Medicina nazionale?
Questo del 2022 potrebbe tuttavia essere l’ultimo test di Medicina svolto così come lo ricordiamo da almeno una decina di anni. Qualche aggiustamento, soprattutto nel contenuto della prova, c’è stato nel corso di questi anni. Ma nessuno, finora, ha mai davvero cambiato la formula che abbiamo imparato a conoscere, con i quiz e la prova nazionale “fisica” organizzata in una data unica in tutti gli atenei pubblici d’Italia.
Dal prossimo anno però tutto - o, comunque, molto - potrebbe cambiare. L’attuale Ministro dell’Università e della Ricerca l’ha recentemente confermato al sito Skuola.net: tutto è pronto per il decreto che trasformerà il test “a colpo unico” in un percorso da svolgere fin dal quarto superiore e che prevederà la possibilità di svolgere la prova fino a 4 volte, utilizzando la modalità TOLC (il test online del CISIA, già utilizzato in molte università per i test d’ingresso a livello “locale”), scegliendo poi il punteggio migliore per essere inserito in graduatoria. Il tutto, inoltre, verrebbe accompagnato da una fitta attività di orientamento verso la scelta universitaria. Per chi lo sperava, ciò non significa però che verrà abolito il numero chiuso: come ogni anno saranno stabiliti i posti disponibili sulla base del fabbisogno del sistema sanitario e della capienza delle università. Questo, sempre se tutto andrà secondo i piani.