UNIVERSITA'

Un mese al nuovo test d'ingresso di Medicina: i 10 consigli dell’esperto per fare centro

La piattaforma Skuola.net | Ripetizioni.it, grazie al supporto di un docente esperto nella preparazione dei test di ingresso universitari, fornisce dieci preziosi consigli agli aspiranti camici bianchi per ottimizzare le possibilità di successo in vista della nuova prova, al debutto nel 2023

15 Mar 2023 - 15:39
 © ansa

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Il countdown è partito: manca meno di un mese all'inizio della prima sessione del nuovo test d’ingresso per i corsi di laurea di Medicina e Chirurgia, ma anche per Veterinaria, erogati dagli atenei pubblici. I cambiamenti sono a dir poco sostanziali: dalla modalità con cui si svolgerà la prova - per la prima volta totalmente al computer, basata sul modello TOLC gestito dal consorzio universitario CISIA - fino ad arrivare alla possibilità di ripetere il test due volte l’anno.

Passando per la possibilità di tentare il test a partire dal quarto anno delle scuole superiori e, a regime, di svolgere complessivamente fino a quattro tentativi nel biennio precedente all’anno accademico per cui si concorre. Il miglior risultato ottenuto sarà poi quello che determinerà il punteggio con cui si entrerà in graduatoria.

Come funziona la nuova prova d'accesso a Medicina e Odontoiatria

Anche il questionario sarà diverso dal passato, con un numero minore di quesiti (e minor tempo a disposizione per svolgerlo), divisi in quattro “sezioni”, da completare entro i minuti stabiliti per ognuna di esse. Sette quiz di comprensione del testo e sulle conoscenze acquisite negli studi da svolgere in 15 minuti, 15 quiz di biologia in 25 minuti, 15 quiz di chimica e fisica in 25 minuti e 13 quiz di matematica e ragionamento in 25 minuti: questa la “missione” dei candidati e aspiranti medici del 2023, che a partire dal prossimo 13 aprile si misureranno con la prima delle due occasioni dell’anno per guadagnarsi un posto in facoltà. Circa un mese da oggi, dunque, per mettere a punto la strategia e provare ad acquisire il punteggio migliore. La seconda opportunità, per l’anno accademico 2023/24, si presenterà il prossimo luglio.

Per quanto appena detto, quello che separa gli studenti dalla prova sarà un periodo fondamentale. Per questo, attraverso l’esperienza di Luca De Simone, Tutor specializzato in materie scientifiche e nella preparazione dei test di ingresso, la piattaforma Skuola.net | Ripetizioni.it, in vista dei test di medicina 2023, ha voluto approfondire qual è il metodo migliore per ottimizzare le proprie possibilità e in che misura ricorrere a un insegnante privato può fare la differenza. Ecco 10 consigli fondamentali per presentarsi pronti all’appuntamento.

Test al computer? Niente panico

Il nuovo test di medicina 2023 ha subito modifiche sostanziali e, forse la cosa più evidente è che il test sarà svolto al Pc. Questo, però, secondo il Tutor non modifica l'approccio alla preparazione al test: “Tra le tante modifiche relative al test di questo 2023, questa è a mio avviso la meno influente” spiega l’insegnante. “In un test caratterizzato da così tanta pressione, per uno studente la questione del muovere un mouse oppure una penna passa decisamente in secondo piano. La preparazione non cambia: tanti libri, tanta pazienza e tanto lavoro indipendentemente da cosa si muove per indicare la risposta che si ritiene corretta”.

Nuovo TOLC MED: mirare al migliore punteggio

Anche il questionario è diverso rispetto agli anni scorsi. Ma la diversa composizione non deve distrarre dal proprio bersaglio: “L'obiettivo in questo test non è ottenere la perfezione, ma accumulare quanti più punti possibile”, sostiene il Tutor. “Ritengo che non ci sia in tal senso una tecnica universale e valida per tutti i candidati. Esattamente come per l'apprendimento, ogni studente ha esigenze e tempi diversi”.

Ma quale può essere la strategia vincente? “Si può scegliere - continua De Simone - di avere dei cavalli di battaglia come si può scegliere di tentare il tutto per tutto, ma appunto la scelta della "strategia" va adeguata in base al candidato, alla sua attitudine e alla sua preparazione. Il mio invito è di trovare quella più adatta a sé”.

Sfruttare a proprio vantaggio la divisione netta tra le materie del test

Le modifiche al test di Medicina hanno riguardato anche il tempo a disposizione. Non si tratterà solamente di rispondere a 50 quesiti in 90 minuti (non più a 60 in 100 minuti): infatti, ogni sezione del test avrà una durata ben precisa. “La vera differenza rispetto agli anni precedenti - fa notare il docente - sta nella divisione netta di ogni materia. In tal senso, la dedizione del tempo subisce una sorta di "imposizione" da parte del test, e lo studente ha meno libertà di gestione. E da questo punto di vista abbiamo chiaramente uno svantaggio. Ma non tutto il male viene per nuocere”.

Secondo l’insegnante, infatti, “la divisione in "compartimenti stagni" dà già un'idea su quanto dovrai dedicare a ogni singola materia. Il mio consiglio è però di sfruttare il lato positivo di questa nuova modalità, ovvero la possibilità di restare più concentrati, mentre in passato è purtroppo capitato a molti candidati di perdersi in quel mare di domande”.

Un mese al giorno X: parola d’ordine “pianificazione”

Siamo ormai agli sgoccioli: dal 13 aprile al 22 aprile è il “periodo finestra” stabilito dal MUR per sostenere il TOLC MED 2023. Molti studenti hanno già iniziato da tempo a prepararsi, ma questo è il momento di ottimizzare al meglio lo studio e consolidare le proprie conoscenze. “Da questo punto di vista una buona organizzazione è la migliore arma possibile”, afferma De Simone. “E per "buona organizzazione" intendo una attenta e quotidiana pianificazione che bilanci ogni aspetto della vita di un ragazzo e di una ragazza di questa età. Studiate tanto ed impegnatevi ma non trascurate amicizie, affetti, interessi ed hobby. Aiuta a mantenere un equilibrio che è fondamentale per riuscire ad avere uno studio costante e proficuo. Fidatevi!”.

Questo può valere anche per chi ha studiato poco o niente fino ad adesso, riducendosi all’ultimo momento. In questo caso “l'unico consiglio sensato” dice l’insegnante “è allenarsi tanto facendo e studiando test degli anni precedenti, ottimizzando velocità e rapidità di esecuzione. Oltre a questo, è necessario puntare molto sulle conoscenze di base già acquisite indipendentemente dallo studio, consolidandole, ma studiando almeno a livello basilare ciò che è stato "trascurato" finora. Ripeto che l'obiettivo non è per forza rispondere a tutte le domande, ma accumulare quanti più punti possibile in sede di test”.

Non solo teoria: le simulazioni pratiche sono essenziali

Venendo poi al metodo di studio, è naturale porsi la domanda, in queste ultime settimane precedenti il test, se sia più conveniente continuare a studiare la parte teorica o dedicarsi all’esercizio su quiz e simulazioni. “Le conoscenze generali sono ovviamente la base su cui contare di più in assoluto. Però quello che si avrà davanti è un test che premia molto resistenza alla pressione, freddezza e velocità di esecuzione. E queste sono qualità che vengono affinate solamente con l'allenamento piuttosto che con uno studio, per citare Leopardi, "matto e disperatissimo", sostiene il Tutor.

Prepararsi con un Tutor specializzato è un valore aggiunto?

Non pochi sono gli studenti che, per superare il test di Medicina, si rivolgono a un insegnante privato, che sappia guidarli con un piano di preparazione ad hoc, per l’approfondimento delle materie e la spiegazione degli argomenti più ostici. Ma l’aiuto di un Tutor non si riduce solo a questo. Perché il sostegno può essere davvero a 360°.

“Per me il miglior obiettivo da porsi è aiutare lo studente a trovare la propria strada in tale ambito. Non dimentichiamo che si parla di ragazzi giovani pieni di vita, di sogni e di speranze. Ma anche carichi di insicurezze, ansie e pressioni che spesso li ostacolano. Quindi un Tutor specializzato, oltre che nell'aiuto nello studio nel senso più puro, può essere la spalla su cui contare nell'abbattere questi muri invisibili ma molto resistenti”, spiega De Simone.

Errori frequenti: meglio mantenere i nervi saldi

“Gli errori in cui si può incappare sono tantissimi. In passato, l'errore più comune era quello di partire troppo in fretta, per poi "annegare" nel mare di domande, ma la divisione netta tra le materie che si avrà quest'anno si spera che prevenga questa evenienza” ,sostiene l’insegnante. “Un altro errore molto comune - prosegue - è quello di pretendere da sé stessi di sapere immediatamente la risposta corretta, andando poi in ansia quando non si sa.

Però ci sono anche altri modi di arrivarci, come ad esempio la tecnica dell'esclusione oppure ragionandoci un attimo su. Per il resto, credo che la difficoltà maggiore per i candidati sia effettivamente mantenere i nervi saldi. Ma, purtroppo, è davvero difficile riuscirci dato quanto c'è in gioco. In questo senso, ho un consiglio anche per chi è vicino ai candidati (amici, parenti, partner): dire "Ma non andare in ansia, non preoccuparti, andrai bene" ha ben poca utilità”.

Lanciarsi o essere prudenti?

È possibile che non si sia sicuri al 100% sulla risposta a un quesito. Cosa, fare, in questi casi? Tentare la sorte può essere un’opzione? Su questo, il Tutor ha pochi dubbi: “Data la penalità sulle risposte errate, l'unico consiglio da dare è quello di evitare,  a meno che non si sia assolutamente certi della propria risposta. Ma ciò, in realtà, può variare in base alla situazione e alla "percentuale di sicurezza" della risposta. Ad esempio, sei sicuro al 90% della risposta che stai dando, direi che effettivamente vale la pena tentare. Ma anche qui, è una decisione da lasciare allo studente, nel momento della necessità di doverla prendere questa decisione. Seguite la strada maestra, quella vostra!”.

Occhio ai trabocchetti

Un altro aspetto sul quale l’insegnante mette in guardia i candidati del TOLC MED è la possibilità di incappare in domande a trabocchetto che possono “rubare” preziosi punti. “So benissimo che sto per dare una risposta banale, ma ci sono soltanto due modi per riconoscere i trabocchetti. Il primo è quello di allenarsi con i test di anni precedenti, in modo che il giorno del concorso si arrivi già preparati. E durante la verifica effettiva, per quanto possibile, mantenere i nervi saldi. I trabocchetti si nutrono dell'ansia e della fretta”.

Ma i tranelli non sono i soli ostacoli a cui è necessario fare attenzione: “Oltre a tutto ciò che ho già precedentemente affermato - dice De Simone - mi urge dare un consiglio aggiuntivo. Evitare di intestardirsi sulle domande che io chiamo "mangiatempo", ovvero quelle domande apparentemente semplici ma che in realtà ti proiettano in una condizione di indecisione totale non facendoti realizzare che è passato tanto tempo. I minuti a disposizione non sono molti e vanno usati saggiamente. Meglio una domanda lasciata senza risposta, se magari porta a due risposte corrette”.

TOLC MED, la strategia per usare al meglio i tentativi a disposizione

Dal 2023 si può provare due volte l’anno il test di Medicina. Addirittura, i ragazzi di quarta superiore potranno provarlo fino a 4 volte. Come gestire lo sforzo in questi casi? Meglio puntare tutto sul primo tentativo o dosare l’impegno? “Ovviamente invito i ragazzi di quarta superiore a tentare se si è davvero convinti, ma di limitare la pressione su sé stessi. Per quelli di quinta superiore, invece, l’invito è quello di gestire lo sforzo e la pressione esattamente come poi si fa per gli esami universitari. Puntare sul primo tentativo è cosa buona e giusta, potrebbe far sì che vi togliate prima un peso enorme. Ovviamente ciò dipende anche da eventuali impegni personali o legati all'esame di maturità. Ma questo tentativo in più che vi viene fornito è prezioso come l'oro: sfruttatelo e soprattutto non vi abbattete se il primo non dovesse andare bene. Io per primo so che la vita è una ruota che gira in modo imprevedibile, e non sempre tutto va male”.

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