VIAGGIARE RISPARMIANDO

Università all'estero "low cost": ecco i paesi dove si può studiare spendendo poco (almeno per le tasse)

Le opportunità per formarsi fuori dai confini nazionali pagando somme quasi simboliche, o in alcuni casi facendolo addirittura gratis, non mancano. Sia in Europa che in aree più distanti. In Germania, ad esempio, basta pagare una tassa amministrativa, mentre in Giappone le borse di studio coprono l’intero costo del percorso universitario

06 Mar 2025 - 12:48
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Laurearsi all’estero è roba da ricchi? Non sempre. Le opportunità per studiare a “basso costo” sono diverse, sia in Europa che al di fuori. Se, infatti, in Italia il costo medio annuale delle tasse universitarie, di un ateneo pubblico, si aggira attorno ai 2.594,28 euro, ci sono Paesi in cui si può accedere all’istruzione terziaria con costi notevolmente inferiori, in alcuni casi addirittura in modo gratuito.

A segnalare queste isole felici dal punto di vista universitario è l’ultimo rapporto sulla tassazione accademica di Federconsumatori, realizzato in collaborazione con Isscon (Istituto Studi sul Consumo), che nell’indagine offre anche una panoramica sui costi degli studi universitari all’estero.

Come evidenzia un’analisi approfondita del report effettuata dal portale Skuola.net, tra borse di studio e sovvenzioni statali, laurearsi in alcuni atenei esteri è davvero alla portata delle tasche di molti, specie se non ci si allontana tanto. Anche se - va precisato - lo studio non prende in considerazione il costo della vita che, nelle nazioni prese in esame dall’indagine, possono essere davvero elevate. Ma questo è un altro discorso.

Viaggio tra le nazioni più "economiche"

Focalizzandoci, invece, sulla tassazione spicca il quadro normativo della Germania dove, per esempio, l’università pubblica è (quasi) gratuita: qui l’unico costo da sostenere - escludendo le spese accessorie - consiste in una tassa amministrativa di una cifra pressoché simbolica, compresa tra i 150 e i 250 euro.

Un modello simile è quello adottato in Austria, dove l’istruzione terziaria è facilmente accessibile per tutti gli studenti residenti nell’UE. Ancora più vantaggioso è il sistema della Norvegia, che azzera direttamente le tasse per tutti gli studenti, indipendentemente dalla nazionalità: qui, però, entra in gioco la variabile già anticipata legata alle spese di mantenimento, che nel paese scandinavo sono tra le più esose d’Europa.

Restando nel Vecchio Continente, alcuni Stati preferiscono articolazioni diversificate a seconda dei livelli d’istruzione. In Finlandia, ad esempio, dal 2017 è attiva una retta annuale solo per gli studenti che arrivano da fuori l’UE, iscritti ai corsi di laurea triennale e magistrale; mentre i programmi di dottorato restano gratuiti per tutti. In Islanda, invece, formalmente non ci sono tasse universitarie, ma gli studenti iscritti negli atenei pubblici sono soggetti al pagamento di una retta annuale.

Con le borse di studio porte aperte anche agli stranieri

Attraverso le borse di studio, poi, molti Paesi riescono a incentivare gli scambi internazionali e gli studi all’estero. La Swiss Government Excellence Scholarships (appunto in Svizzera) le borse di studio Ares (in Belgio) sono due esempi virtuosi di questa pratica, consistendo in un’opportunità riservata agli studenti internazionali intenzionati a iscriversi a un corso di laurea triennale o magistrale.

A queste si aggiunge il programma Erasmus Mundus Joint Master’s Degree - già attivo in diversi atenei di rilievo in Europa - che permette agli studenti di studiare in più università europee per uno o più anni, coprendo non solo le tasse universitarie, ma anche le spese di soggiorno.

Anche nel resto del mondo, però, non mancano delle agevolazioni molto interessanti. In Asia, più precisamente in Giappone, gli studenti che arrivano da fuori possono sostenere la propria formazione con il Japanese Government Scholarship Program, che copre le tasse universitarie e include anche un’indennità mensile.

Sulla stessa linea si colloca il Government Research Training Program dell’Australia, specifico per master e dottorati. E il Vanier Canada Graduate Scholarship Program (del Canada), che mette in palio fino a 50 mila dollari all’anno per borse di studio destinate agli studenti intenzionati a svolgere un dottorato nel paese nordamericano.

L'online un'opportunità in più

Infine, non possono non essere citati i percorsi di apprendimento da remoto. Per chi non avesse grandi velleità di uscire dall’Italia, diverse università estere mettono a disposizione corsi online gratuiti su piattaforme come Eduopen, France Université Numérique e l’Università virtuale della Baviera, abbattendo così del tutto ogni barriera geografica.

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