DA UNO STUDIO ITALIANO

C'è acqua liquida su Marte? Scoperto un raro fenomeno sul Pianeta Rosso

Secondo uno studio italiano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia la sua presenza spiegherebbe i solchi lasciati sulle dune marziane: esse potrebbero essere dovute infatti alla condensa del vapore 

10 Mar 2025 - 12:26
MARTE PER SITO SRV © Da video

MARTE PER SITO SRV © Da video

Su Marte c'è acqua liquida? Solo per brevissimi periodi, in piccole quantità e in forma molto instabile, ma essa potrebbe esistere tuttora. La sua presenza spiegherebbe, infatti, un raro fenomeno osservato sulle dune del Pianeta Rosso, impossibile da riprodurre sulla Terra. A indicarlo è uno studio italiano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, pubblicato sulla rivista Geosciences.  

Se l’ipotesi venisse confermata, potrebbe avere conseguenze importanti per la ricerca di forme di vita microbica e potrebbe guidare la scelta dei siti di atterraggio per le future missioni spaziali su Marte. In condizioni normali, l’ambiente marziano potrebbe attualmente supportare la presenza di ghiaccio, ma si tratterebbe di ghiaccio secco, che cioè passa direttamente dallo stato solido a quello di vapore e viceversa.

La scoperta italiana

 Ora però, i due autori dello studio, Adriano Nardi e Antonio Piersanti, hanno trovato indizi che suggeriscono che, in particolari condizioni, l’acqua potrebbe passare in maniera transitoria anche per la sua forma liquida: si tratta dei segni lasciati sulle dune di Marte analizzati grazie a 110 immagini ad altissima risoluzione scattate dalla sonda Mars Reconnaissance Orbiter della Nasa, lanciata nel 2005. I ricercatori hanno esaminato in particolare il versante sottovento della duna Russell, la più grande delle dune formate dal vento all’interno dell’omonimo cratere.

“Sia pure per brevi periodi nei primi giorni della primavera marziana e in occasione delle folate di vento, ogni anno su questa duna può comparire acqua in condizioni atmosferiche di temperatura e pressione che consentono la sua comparsa transitoria allo stato liquido”, dice Nardi. Sulla cima della duna, infatti, ci sono solchi che potrebbero essere dovuti alla presenza di vapore che condensa: “Quando i canali restano in penombra si osservano tracce di umidità assorbita dalla sabbia. Viceversa, quando un canale svolta in direzione della luce, si assiste all’immediata evaporazione dell’acqua che si era conservata liquida fino a quel punto”, aggiunge lo studioso. 

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri