"Abbiamo individuato questo oggetto l'ultima volta 10 anni fa e ora lo vediamo di nuovo esattamente dove abbiamo previsto che sarebbe stato", afferma Francisco Ocaña dell'Ufficio di difesa planetaria dell'Esa
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L'asteroide 2006 WB si sta avvicinando alla Terra e la saluterà a distanza di sicurezza, quando alle 19 del 26 novembre passerà a circa 885mila chilometri di distanza dalla superficie del nostro pianeta, vale a dire oltre due volte la distanza tra Terra e Luna, alla velocità di 15.000 Km/h. Le possibilità di impatto sono pari a zero, segnala il centro per la sorveglianza degli Oggetti vicini alla Terra (Near Earth Objects, Neo) dell'Agenzia Spaziale Europea.
L'asteroide 2006 WB ha un diametro compreso tra 70 e 150 metri, è stato scoperto 18 anni fa e le osservazioni compiute negli anni successivi hanno permesso agli astronomi di prevedere con largo anticipo l'incontro ravvicinato e di escludere qualsiasi rischio. "Abbiamo individuato questo oggetto l'ultima volta 10 anni fa, e ora lo vediamo di nuovo esattamente dove abbiamo previsto che sarebbe stato", afferma Francisco Ocaña, dell'Ufficio di difesa planetaria dell'Esa.
"Le osservazioni effettuate nel 2006 e nel 2014 ci hanno consentito di predire questo passaggio - dice Ocaña - e anche di eliminare qualsiasi possibilità di impatto per i prossimi 100 anni".
L'asteroide sarà visibile con telescopi di almeno 30 centimetri di diametro, dopodiché la prossima occasione di incontro è prevista tra 15 anni, esattamente il 4 novembre 2039, quando il passaggio avverrà a distanze ben maggiori. Le previsioni si spingono, al momento, fino all'11 dicembre 2119: fino ad allora, questo passaggio è di gran lunga quello più ravvicinato.
Quattro grandi asteroidi hanno salutato la Terra nell'arco di 12 ore giusto un mese fa, il 24 ottobre. Con diametri compresi tra 30 e 177 metri non hanno comportato alcun rischio di impatto per il nostro Pianeta, sebbene il più grande abbia avuto le dimensioni di un grattacielo e il potenziale per distruggere un'intera città in caso di collisione.
Il primo del quartetto ad avvicinarsi è stato l'asteroide 2015 HM1: largo 30 metri, ha raggiunto la minima distanza dalla Terra (5,5 milioni di chilometri, pari a circa 14 volte la distanza media tra la Terra e la Luna) alle 6:36 ora italiana del 24 ottobre. Alle ore 10:20, poi, è stato il turno dell'asteroide 2024 TP17, largo circa 52 metri, che è arrivato a 4,7 milioni di chilometri dal nostro Pianeta. Il terzo asteroide di giornata, nonché il più grande, 2002 NV16, che ha un diametro di 177 metri: è passato alle 17:47 ora italiana a una distanza di 4,5 milioni di chilometri. Dopo appena quattro minuti la parata è stata chiusa dall'asteroide 2024 TR6, che si è avvicinato a 5,6 milioni di chilometri dalla Terra.
Come si evince dalle loro sigle, due dei quattro asteroidi (2024 TR6 e 2024 TP17) erano stati scoperti solo pochi giorni fa: il primo è stato individuato il 7 ottobre, mentre il secondo è stato avvistato per la prima volta il 12 ottobre. Gli asteroidi non sono stati visibili dalla Terra.