Più di un miliardo di oggetti

Spazio, pronta la più grande mappa infrarossa della Via Lattea

Realizzata grazie alle oltre 200.000 immagini ottenute dal telescopio Vista dell'Osservatorio europeo australe

27 Set 2024 - 17:27
 © ESO/VVVX survey

© ESO/VVVX survey

La Via Lattea come non l'avevamo mai vista. E' pronta la più grande mappa infrarossa della nostra galassia mai realizzata finora: contiene oltre 1,5 miliardi di oggetti tra stelle neonate, pianeti vagabondi e nubi polverose ed è il risultato di 13 anni di lavoro e oltre 200.000 scatti. A pubblicarla sulla rivista Astronomy & Astrophysics è l'Osservatorio europeo australe (Eso). 

Questa mappa è il risultato di un progetto guidato da Dante Minniti, astronomo dell'Universidad Andrés Bello in Cile, al quale l'Italia partecipa con i ricercatori dell'Istituto nazionale di astrofisica di Roma, Bologna, Napoli, e Padova e dell'Università di Ferrara.

Le osservazioni con il telescopio Vista

 La mappa è frutto del più grande progetto di osservazioni mai condotto all'interno dell'Eso, grazie alla fotocamera a infrarossi montata sul telescopio Vista (Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy) situato a Paranal in Cile, che ha permesso di realizzare una mappa dettagliata di moltissimi oggetti invisibili nella luce normale. Gli infrarossi infatti riescono a penetrare polveri e gas che permeano la galassia e vengono emessi anche da oggi che si trovano a basse temperature. Sono così comparsi miliardi di oggetti invisibili, tra cui stelle neonate ancora avvolte dalle polveri, ammassi globulari, nane brune in cui le reazioni nucleari sono quasi assenti e pianeti vagabondi espulsi che non orbitano più attorno a stelle. 

Le osservazioni sono iniziate nel 2010 e si sono concluse nella prima metà del 2023 e analizzando ogni porzione di cielo più volte è stato possibile determinare le posizioni di ogni oggetto, tracciarne i movimenti e le variazioni di luminosità. Sono state individuate anche alcune stelle usate come "righelli cosmici" per determinare una mappa tridimensionale e scoprire anche la presenza di stelle iperveloci, astri espulsi dalle regioni interne della galassia dal passaggio ravvicinato con il buco nero che vi si trova al centro. 

"Abbiamo fatto così tante scoperte da cambiare per sempre la visione della nostra galassia", ha detto Minniti. 

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