telemedicina in 3d

La Nasa ha "olotrasportato" un medico sulla Stazione Spaziale Internazionale

La telemedicina diventa 3d e per la prima volta permette a un'equipe medica di diventare ologrammi e interagire con gli astronauti

19 Apr 2022 - 18:38
 © ESA (European Space Agency) - astronauta Thomas Pesquet

© ESA (European Space Agency) - astronauta Thomas Pesquet

Non è teletrasporto, ma la Nasa ha realizzato qualcosa di molto simile a quello che abbiamo visto in Star Trek. Il dottor Josef Schmid ha avuto una conversazione con gli astronauti dell'Iss mentre il suo ologramma si trovava all'interno della Stazione Spaziale Internazionale. Lo ha raccontato l'agenzia statunitense in un report in cui spiega che la tecnologia usata si chiama "olotrasporto" e consiste nella trasmissione in tempo reale di modelli 3d in alta qualità. 

L'esperimento è avvenuto nell'ottobre del 2021 e ha avuto come protagonisti i membri di un team di medici di volo. Utilizzando la fotocamera Microsoft Hololens Kinect e un software personalizzato di Aexa, le loro immagini sono state riprese, rielaborate e poi trasmesse live a bordo della stazione spaziale. Lì c'era l'astronauta francese dell'Esa Thomas Pesquet con un visore di realtà mista, che sovrapponendo le immagini ricostruite dal software alla realtà gli ha permesso di interagire direttamente con i medici.

© ESA (European Space Agency) - astronauta Thomas Pesquet

© ESA (European Space Agency) - astronauta Thomas Pesquet

È una tecnologia che esiste almeno dal 2016, ma è la prima volta che viene utilizzata in un ambiente così estremo e lontano come lo spazio. "È una modalità completamente nuova di comunicazione umana su grandi distanze", ha detto il dottor Josef Schmid, primo essere umano a essere olotrasportato dalla Terra allo spazio insieme al Ceo di Aexa Fernando De La Pena Llaca e ai loro team. Con questa tecnica hanno potuto simulare un incontro nello stesso spazio fisico come se fossero lì, in una stazione che viaggia a 28mila km/h in un'orbita a 400 km sopra la Terra.

La Nasa ha mostrando che una nuova forma di comunicazione è possibile e che può essere un primo passo per le missioni future. Quello successivo è combinare l'olotrasporto con la realtà aumentata: "Combineremo la realtà aumentata con l'aptica", ha aggiunto Schmid, che nella foto-ricordo ha fatto il saluto vulcaniano di Spock, "si potrà lavorare su un dispositivo insieme, proprio come due dei migliori chirurghi che lavorano durante un'operazione. Questo farebbe stare tutti tranquilli permettendo di sapere che, per esempio, la squadra migliore sta lavorando insieme su un componente hardware fondamentale".

L'olotrasporto offre anche applicazioni innovative dirette qui sulla Terra. Che si tratti di altri ambienti estremi come l'Antartide, piattaforme petrolifere offshore o zone militari, questo tipo di tecnologia può aiutare le persone in situazioni difficili a comunicare, riunendo le persone indipendentemente dalla distanza o dalle sfide ambientali.

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