il rientro

Atterrata la Soyuz Ms-25: record per due astronauti russi

Tornano sulla Terra dopo 374 giorni nello spazio e 5.984 orbite. Il comando della Stazione Spaziale Internazionale passa all'astronauta della Nasa Suni Williams

23 Set 2024 - 14:52
 © Afp

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La navetta russa Soyuz Ms-25 è atterrata - circa 3 ore e mezza dopo essersi sganciata dalla Stazione Spaziale Internazionale - nella steppa del Kazakistan con a bordo i due cosmonauti della Roscosmos Nikolai Chub e Oleg Kononenko, che conquistano nuovi record di permanenza in orbita, e l'astronauta della Nasa Tracy C. Dyson.

Il record dei due astronauti russi

 Al momento dello sgancio della Soyuz, il comando della Iss è ufficialmente passato dal russo Kononenko all'astronauta della Nasa Suni Williams, arrivata a giugno a bordo della navetta Starliner della Boeing e rimasta in orbita più a lungo del previsto a causa dei problemi tecnici riscontrati dopo il lancio del volo di prova. Kononenko, così come il collega russo Chub, era arrivato sulla Iss lo scorso settembre con la Soyuz Ms-24. I due russi tornano sulla Terra dopo 374 giorni nello spazio e 5.984 orbite, un risultato che Roscosmos celebra come il nuovo record di durata per una singola missione sulla Iss. Il vecchio primato, di quasi 371 giorni, apparteneva ai cosmonauti Sergei Prokopyev e Dmitry Petelin e a Frank Rubio della Nasa, che hanno vissuto sulla Iss da settembre 2022 a settembre 2023. Kononenko, al suo quinto volo nello spazio, conquista anche il record assoluto per il maggior tempo trascorso in orbita, ben 1.111 giorni.

Con loro anche l'astronauta della Nasa Dyson

 L'americana Tracy C. Dyson, invece, ha trascorso sulla Iss 184 giorni, effettuando 2.944 orbite intorno alla Terra: l'astronauta era giunta in orbita a fine marzo proprio con la Soyuz Ms-25, insieme al cosmonauta di Roscosmos Oleg Novitskiy e la prima donna bielorussa nello spazio Marina Vasilevskaya. Novitskiy e Vasilevskaya erano rimasti a bordo della Stazione per 12 giorni prima di tornare a casa con l'astronauta della Nasa Loral O'Hara il 6 aprile.

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