L'idea degli studiosi dell'University of Colorado Boulder per combattere il fenomeno: serve un accordo internazionale. Attualmente sono circa 20mila gli oggetti intorno alla Terra
© -afp
La spazzatura nello spazio cresce e fa aumentare il rischio di collisioni. Per ridurre l'enorme quantità di detriti in orbita intorno alla Terra servirebbe un accordo internazionale per far pagare agli operatori una tassa per ogni satellite messo in orbita: a proporlo sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze sono i ricercatori dell'University of Colorado Boulder. Si stima che vi siano circa 20.000 oggetti nella bassa orbita terrestre.
"Ogni operatore lancia sempre più satelliti finché il loro singolo rischio di collisione non è uguale al valore del satellite in orbita", commenta Matthew Burgess, co-autore dello studio.
Combinando i dati dal 1957 al 2017 sul rischio di collisione, i detriti in orbita e i satelliti, i ricercatori hanno creato un modello fisico-economico, scoprendo che mettendo una tassa annuale di circa 235mila dollari per ogni satellite messo in orbita, potrebbe aumentare il valore dell'industria satellitare da 600 miliardi di dollari circa a 3mila miliardi entro il 2040.
La tassa aumenterebbe il valore dell'industria di questo settore, riducendo il rischio di collisione e la quantità di detriti spaziali. Per Alessandra Celletti, docente di Fisica matematica all'università di Roma Tor Vergata, sulla spazzatura spaziale "vanno date regole e assicurare che i satelliti operativi a fine vita siano dirottati in 'regioni cimitero' dove rimanere senza creare danno. C'è un network europeo, Startdust-R, di cui anch'io faccio parte, che lavora per individuare queste regioni spazzatura".