© Esa/Twitter
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Lanciato nello spazio il primo luglio, il telescopio ESA Euclid ha trasmesso le prime fotografie di prova da un'orbita distante un milione e mezzo di chilometri dalla Terra
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Galassie a spirale ed ellittiche su uno sfondo trapunto di stelle e scie di raggi cosmici. Sono le spettacolari immagini riprese dal telescopio europeo Euclid, che sta osservando l’universo a distanza di un milione e mezzo di chilometri dalla Terra.Talmente incredibili per la loro nitidezza che alcuni scienziati le hanno definite "immagini ipnotizzanti".
A riprenderle sono stati i due strumenti, appena accesi: Vis (VISible Instrument) e Nisp (Near Infrared Spectrometer Photometer) ancora in fase di calibrazione. Alla loro realizzazione ha giocato un ruolo importante anche l'Italia, con l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Anche se mancano un paio di mesi prima che Euclid cominci a fornire la sua vera nuova visione tridimensionale del cosmo, gli ottimi risultati fin qui ottenuti indicano che raggiungerà gli obiettivi scientifici per cui è stato realizzato
Nonostante sembri sconfinata, la porzione di cielo sulla quale si è esercitato il telescopio Euclid corrisponde a un'area pari ad appena un quarto della Luna piena. Il livello di dettaglio raggiunto dai suoi strumenti, il VISible Instrument e il Near Infrared Spectrometer Photometer, è però sufficiente ad accendere altissime aspettative da parte di astronomi e astrofisici di tutto il mondo. Così ricche di dettagli, le foto sono infatti la prova che tutto sta funzionando come previsto a bordo del telescopio spaziale, che il 28 luglio ha raggiunto il suo punto di osservazione definitivo, a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra, nel punto di equilibrio Lagrange 2, o L2, dove le influenze di Sole, Luna e Terra vengono annullate.
È da lì che, al termine di questa fase di test di circa due mesi, Euclid comincerà a scalfire i segreti dell'universo oscuro. "Sono del tutto fiducioso che la squadra di questa missione avrà successo nell'utilizzare Euclid per rivelare il 95% dell'Universo, del quale attualmente conosciamo tanto poco", ha detto il direttore generale dell'Esa Josef Aschbacher. Anche per Carol Mundell, direttrice della Scienza per l'Esa, le prime immagini sono "solo un assaggio dei dati notevoli che possiamo attenderci da Euclid". Giuseppe Racca, project manager di Euclid per l'Esa, ha aggiunto che, "una volta calibrato completamente, Euclide osserverà miliardi di galassie per creare la più grande mappa 3D del cielo mai vista prima", aprendo la via alla cosmologia osservativa e all'astronomia statistica, come ha detto il responsabile del Consorzio Euclid, Yannick Mellier.
In Euclid sono coinvolti oltre duecento scienziate e scienziati italiani, appartenenti all'Asi, all'Inaf, all'Infn e a numerose università, in primo luogo le Università di Bologna, di Ferrara, di Genova, la Statale di Milano. Ma anche l'Università di Roma Tre, quella di Trieste, Sissa e Cisas. Nei prossimi mesi, l'Esa continuerà a svolgere tutti i test e i controlli necessari per garantire che Euclid funzioni nel miglior modo possibile. Al termine di questa "fase di messa in servizio", inizierà la vera scienza. A quel punto l'Esa rilascerà una nuova serie di immagini che mostreranno le straordinarie capacita' della missione.
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