ACIDO IALURONICO PER L'ARTROSI

Calcio: tra gioie e dolori. Quando serve l’acido ialuronico?

02 Lug 2015 - 11:43

    © tgcom24

© tgcom24

Il calcio fa parte di quel gruppo di sport cosiddetti “ad alto impatto” poiché comporta uno stress molto intenso per le articolazioni degli arti inferiori, in particolare per il ginocchio che è sottoposto a continue e logoranti sollecitazioni, oltre ad essere a rischio di traumi causati, ad esempio, da scontri con gli avversari.

Nel calcio moderno, inoltre, il numero di partite sostenute nell'arco di una stagione agonistica è certamente aumentato, pertanto è necessario porre un'attenzione ancora maggiore alla prevenzione della funzionalità articolare al fine di assicurare un corretto svolgimento dell'attività sportiva.

E' quindi fondamentale non sottovalutare i sintomi che limitano l'attività e che preludono all'insorgenza di una patologia degenerativa più grave, l'artrosi.

I sintomi sono:

• dolore

• rigidità articolare

• limitazione funzionale

• versamento articolare.

Ai primi stadi del disturbo il dolore è piuttosto lieve, con picchi nelle prime ore del giorno e la sera. I sintomi si acuiscono con il progredire della malattia, provocando sofferenza ininterrotta e riduzione o, addirittura inibizione, delle capacità motorie.

È infatti dimostrato che l'elevata intensità e la lunga durata dell'attività sportiva possono raddoppiare il rischio di sviluppare precocemente l'artrosi nel ginocchio, che in genere colpisce il 26% delle donne e il 12% degli uomini sopra i 65 anni. Il rischio cresce in caso di sovrappeso e traumi articolari pregressi che abbiano determinato nel tempo continui attriti tra le cartilagini. Un “ginocchio artrosico” presenta lesioni a livello cartilagineo, nonché una riduzione di liquido sinoviale e, soprattutto, di acido ialuronico, componente importante del liquido sinoviale.

A livello agonistico, come pure in ambito amatoriale, è quindi importante gestire correttamente i carichi di lavoro e i tempi di recupero, controllare l'alimentazione, l'idratazione e ridurre il peso. Consigliata l'assunzione di farmaci antinfiammatori e analgesici e l'associazione di terapie fisiche integrate, con esercizi specifici per il mantenimento dell'escursione articolare e del tono muscolare. Queste opzioni da sole non sono tuttavia sufficienti a modificare l'evoluzione del processo degenerativo.

Nei casi più gravi è indicato l'intervento chirurgico, ma se non strettamente necessario, è preferibile optare per una terapia conservativa come la viscosupplementazione, ovvero l'iniezione intra-articolare di preparati a base di acido ialuronico, che permette un migliore controllo della sintomatologia dolorosa e disfunzionale, consentendo una gestione dell'attività agonistica (ed eventualmente post-chirurgica) nelle varie fasi del recupero funzionale, limitando ove possibile anche l'utilizzo di farmaci antinfiammatori.

L'acido ialuronico naturale ha, in genere, un periodo di permanenza in articolazione limitato (più o meno una settimana). Per questo motivo, gli effetti “meccanici” di shock absorber sono inevitabilmente limitati nel tempo, mentre l'attività biologica permane molto più a lungo. Lo HYADD® 4, un acido ialuronico parzialmente modificato per via chimica (e brevettato da un'azienda italiana), associa un effetto meccanico che permane a lungo ed è legato ad un tempo di permanenza articolare di un mese o più, ad un'azione biologica propria della molecola naturale dalla quale deriva. Il prodotto presenta caratteristiche di ammortizzazione dopo stimoli meccanici più adatte all'atleta.

È comunque importante rivolgersi a uno specialista – ortopedico, fisioterapista, preparatore atletico, ecc – che saprà consigliare al paziente la terapia più appropriata.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri