Prendersi cura delle articolazioni

Lo sport: alleato o nemico dell'artrosi?

Quali sono gli sport che possono danneggiare le articolazioni se praticati in modo intenso, sia da professionisti che da amatori?

05 Giu 2015 - 12:52

    © tgcom24

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Pratichi il calcio agonistico? Fai gare di ciclismo? Corri tutti i giorni? Potresti essere a rischio artrosi, infatti, a causa di prolungati ed eccessivi sforzi fisici, l'attività sportiva può provocare danni alle cartilagini delle articolazioni sottoposte a maggiore carico, soprattutto le ginocchia, ma non sono esenti le anche, la colonna cervicale e lombare. Recenti studi hanno dimostrato che l'artrosi, se associata ad alcune pratiche sportive, può manifestarsi in età anche giovanile, tra i 35 e i 40 anni, rispetto all'età classica di insorgenza della malattia, in genere superiore ai 55 anni.

Ma quali sono gli sport che possono danneggiare le articolazioni se praticati in modo intenso, sia da professionisti che da amatori? Eccone alcuni esempi:

• il calcio è stato associato ad una maggiore incidenza di artrosi della caviglia, ma anche dell'alluce, detto “alluce rigido del calciatore”. Eventuali traumi subiti dal ginocchio, se non trattati, come ad esempio la rottura del legamento crociato anteriore, possono portare ad artrosi precoce di questa articolazione;

• nel ciclismo è stata riscontrata una maggiore incidenza di artrosi dell'articolazione del ginocchio, mentre lo spinning, che si differenza dal ciclismo per via del ripetersi della posizione “in piedi sui pedali”, può causare sovraccarichi della colonna vertebrale;

• in coloro che praticano la scherma è stata rilevata una maggiore incidenza di artrosi dell'anca rispetto alla popolazione generale. L'anca più colpita è la destra (o la sinistra nei mancini) proprio a causa dei prolungati sforzi a cui viene sottoposta durante l'attività sportiva;

• infine, anche l'equitazione, a causa della prolungata posizione in sella, favorisce la comparsa di gonartrosi (artrosi del ginocchio).

Il fatto che certe attività motorie particolarmente intense possano essere associate all'insorgenza precoce dell'artrosi non esclude che le persone affette non possano praticare alcuni generi di attività sportiva, tutt'altro. Nel caso in cui la patologia artrosica sia conclamata – ovvero sia stata formulata la diagnosi - l'attività fisica, oltre a consentire il mantenimento di una muscolatura tonica e di una buona motilità articolare, purché sia limitato il sovraccarico articolare, può rallentare la progressione della patologia. Consigliati quindi il nuoto e tutte le attività in acqua, il ciclismo non agonistico e il golf. Bene anche brevi passeggiate, praticare yoga, pilates o ginnastica dolce.

Anche il sovrappeso rappresenta uno dei più importanti fattori di rischio per l'insorgenza e l'aggravamento della patologia artrosica, perciò è importante associare all'attività fisica una dieta ipocalorica, che possa consentire la perdita di peso.

La cartilagine - e di conseguenza le articolazioni stesse - sono strutture anatomiche soggette ad usura. Poiché la cartilagine articolare non è innervata, il dolore cronico articolare origina dalle altre strutture coinvolte e può essere causa di disabilità. Questa condizione, che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, tende a peggiorare con il progressivo invecchiamento, ma può anche verificarsi a seguito di traumi o microtraumi a discapito delle articolazioni.

Una ginnastica mirata e il controllo del peso corporeo contribuiscono quindi rinforzare la muscolatura, aumentare l'elasticità e l'ossigenazione dei tessuti, ma per recuperare pienamente la motilità articolare e ridurre la sintomatologia dolorosa è possibile ricorrere a iniezioni intra-articolari a base di acido ialuronico, che va a ripristinare le caratteristiche di viscoelasticità del liquido sinoviale e che può espletare diverse attività a seconda del peso molecolare:

- acidi ialuronici a basso/medio peso molecolare possono svolgere un'attività biologica e di stimolo metabolico, contribuendo al rallentamento e in qualche caso all'arresto della progressione della patologia artrosica;

- l'acido ialuronico esogeno migliora l'attività lubrificante del liquido sinoviale permettendo uno scorrimento facile e privo di attrito tra le ossa contigue che costituiscono l'articolazione, rendendo libero e scorrevole il movimento;

- l'acido ialuronico soprattutto ad alto peso molecolare consente una migliore attività di ammortizzazione che permette di attutire i colpi, i traumi e i carichi - articolari in caso di funzionamento gravoso dell'articolazione.

Artrosi quindi non vuol dire immobilità, ma allo stesso tempo è importante non sottovalutare eventuali dolori articolari e sottoporsi a controlli, rivolgendosi a uno specialista.

La parola d'ordine per tutti è quindi “Don't Stop Moving", non smettere di fare sport: continua ad allenarti, a giocare, a sciare, a correre, ad andare in bici, prendendoti cura delle tue articolazioni.

Per maggiori informazioni visita il sito www.ialuronico.info/it/sport.htm

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