Il Parlamento europeo ha pubblicato i primi risultati di un sondaggio Eurobarometro post-elettorale
© parlamento-europeo
Un'indagine Eurobarometro commissionata dal Parlamento europeo ed effettuata in tutti i 28 Stati membri, rivela che le elezioni europee del 2019 hanno visto un aumento significativo del numero di giovani che hanno espresso un voto pro Ue. "I cittadini hanno votato in queste elezioni europee sulla base di un sostegno molto forte per l'Ue e con una convinzione più forte che la loro voce abbia un peso", ha detto il Presidente del PE David Sassoli.
Il sondaggio - Nelle settimane successive alle elezioni, quasi 28mila cittadini in tutta l'Ue hanno risposto a domande sulla loro partecipazione alle elezioni europee e sulle ragioni che li hanno portati a votare. I 27.464 interpellati sono stati intervistati faccia a faccia da Kantar, per il Parlamento europeo, in tutti i 28 Stati membri, selezionati fra la popolazione generale con un’età pari o superiore ai 15 anni. Le domande sono state poi filtrate sui partecipanti in età di voto di 18 o più (eccetto 16 in Austria e Malta e 17 in Grecia). Il sondaggio è stato svolto dal 7 al 26 giugno 2019.
I dati - L'affluenza complessiva alle elezioni europee del 2019 è aumentata di 8 punti, raggiungendo il 50,6%, la più alta partecipazione dal 1994 e, per la prima volta dal 1979, un'inversione di tendenza nella partecipazione alle elezioni europee. Gli aumenti più significativi sono stati registrati in Polonia (+22 punti percentuali), Romania (+19 punti), Spagna (+17 punti), Austria (+15 punti) e Ungheria (+14 punti). Il sondaggio suggerisce come l’affluenza alle urne sia aumentata grazie ai giovani e agli elettori che hanno votato per la prima volta. Il 42% dei cittadini di età 16/18-24 anni ha infatti risposto di essersi recato a votare. La partecipazione dei giovani è quindi aumentata del 50% rispetto al 2014, quando era stata di appena il 28%. Si registra inoltre l'aumento del 34% dell'affluenza degli elettori in fascia di età 25-39 anni, che è passata dal 35% del 2014 al 47% (+12 punti). La partecipazione al voto dei giovani e di chi ha votato per la prima volta supera gli aumenti di affluenza registrati per le altre fasce d'età.
I dati mostrano, inoltre, che il sostegno dei cittadini all'Unione europea resta elevato: confermando i sondaggi pre-elettorali, il 68% degli intervistati (+1 punto percentuale rispetto a febbraio/marzo 2019) afferma che il loro Paese ha tratto beneficio dall'appartenenza all'Ue.
Dai risultati, emerge anche il forte aumento del numero di cittadini che ritengono che la loro voce conti nell'Ue: il 56% degli intervistati condivide tale opinione, con un aumento di 7 punti da marzo 2019. Si tratta del risultato più alto da quando è stata posta questa domanda per la prima volta, nel 2002.
Perché hanno votato? - Considerando i motivi per i quali la gente è andata a votare nel 2019, il dovere civico è la ragione invocata più frequentemente, dal 52% degli elettori intervistati, con un aumento di 11 punti in più rispetto al 2014. Rispetto alle elezioni europee del 2014, molti più cittadini hanno votato anche perché a favore dell'Ue (25%, +11 punti percentuali) o perché ritengono di poter cambiare la situazione attuale col loro voto (18%, +6 punti percentuali).
"Il Parlamento europeo e le sue elezioni sono entrati a far parte della normale vita democratica dei cittadini. Tuttavia, queste elezioni sono state più di una semplice espressione del dovere civico. I cittadini hanno votato perché erano a favore dell'Ue, perché credono di poter cambiare le cose votando. Il Parlamento europeo deve ora essere all'altezza di queste aspettative", ha sottolineato il presidente Sassoli.
L’Eurobarometro post-elettorale ha anche analizzato le politiche che hanno indotto i cittadini a votare alle recenti elezioni europee. Le principali questioni che hanno avuto un impatto sulla decisione di votare sono state: l'economia e la crescita (44%), il cambiamento climatico (37%) e i diritti umani e la democrazia (37%). Il 36% degli intervistati ha citato "il modo in cui l'Ue dovrebbe lavorare in futuro" come questione di primaria importanza. In 16 Paesi, gli intervistati hanno citato l'economia e la crescita come ragione di voto più importante, mentre in 8 paesi i cittadini hanno indicato il cambiamento climatico.
© parlamento-europeo
Il programma settimanale è frutto di una collaborazione con Mediaset Spagna ed è realizzato in partnership con il Parlamento Europeo.
Il sito del Parlamento europeo
La pagina Facebook del Parlamento europeo
Il portale italiano del Parlamento europeo