Sabato primo giugno è andato in onda il programma di Tgcom24 incentrato sullʼEuropa e sulle sue nuove sfide
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L'Europa ha standard molto elevati per quanto riguarda la sicurezza alimentare. Basti pensare che, come riconosciuto dall'Oragnizzazione mondiale della Sanità, le norme dell'Ue in merito sono le più esigenti del mondo. Proprio di questo si parla nella nuova puntata di "Insieme/Juntos", il settimanale di Tgcom24 dedicato all'Europa e alle sue sfide. Nell'ultimo appuntamento, andato in onda sabato 1° giugno e condotto come di consueto da Alessandra Viero e Ana Núñez-Milara, il tema è affrontato a tutto tondo.
Si parte dall'Italia e, precisamente, dall'Istituto superiore di sanità, dove gli esperti ci hanno spiegato come leggere bene le etichette - carta d'identità del prodotto e strumento grazie al quale il consumatore può avere tutte le informazioni necessarie per l'acquisto di un alimento - e i codici presenti sulla confezione.
Ma, in particolare, a tutelare i prodotti che arrivano negli scaffali dei nostri supermercati ci pensa l'Unione europa. Fondamentale il controllo alle frontiere dell'Ue: gli ispettori vigilano controllando che ciò che arriva da fuori rispetti la normativa.
Dall'Italia si vola in Spagna. Per gli agricoltori iberici è stata una sfida adattarsi agli standard imposti dall'Ue a proposito di etichettatura e confezionamento alimentare. Per garantire la sicurezza dalla campagna alla tavola, l'agricoltura sta infatti subendo una profonda trasformazione. Ne abbiamo parlato con Juan Carlos, agricoltore da una vita, che come i suoi colleghi sta cercando di adattarsi ai cambiamenti. "Dobbiamo sapere per una qualunque coltivazione da dove è uscita, cosa è stato fatto durante la sua vita, se sono stati applicati i fitosanitari, i concimi; se il prodotto è arrivato sul mercato, a chi è stato venduto e dove", spiega Benito Gálvez, ingegnere agronomo.
Torniamo in Italia e parliamo di uno dei simboli del made in Italy: il parmigiano reggiano. Come accade per tantissime specialità che si vantano del marchio dop o igp, c'è qualcuno che tenta di contraffare questo prodotto dal sapore inconfondibile. Secondo le stime della filiera del Consorzio Parmigiano Reggiano, ogni anno vengono immesse sul mercato fuori dall'Ue 200mila tonnellate circa di parmigiano fake. Questo genera un volume d'affari di circa 2 miliardi di euro, che è simile a quello originato dal prodotto originale. Proprio per proteggere i cittadini dalla pirateria alimentare, l'Ue ha stilato una serie di norme precise.
Il programma settimanale è frutto di una collaborazione con Mediaset Spagna ed è realizzato in partnership con il Parlamento Europeo.
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