Le macro-installazioni dei protagonisti del mondo del design e dell'architettura celebrano la 20esima edizione della mostra evento
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Un nuovo modo di abitare più fluido e dinamico e un concetto di casa che di conseguenza si reinventa per rispondere al bisogno di mobilità. E' questo il tema scelto da Interni per festeggiare i 20 anni della mostra evento che ha dato vita al Fuorisalone e che anche quest'anno colorerà tre degli angoli più belli di Milano: i cortili dell'Università statale, l'Orto Botanico di Brera e l'ex Seminario Arcivescovile di Corso Venezia.
"House in Motion", che sarà visitabile fino al 28 aprile, ben oltre la chiusura della Milano Design Week, riunisce una serie di installazioni sperimentali e interattive di architettura e design firmate da alcuni dei grandi protagonisti della scena internazionale. Sarà il racconto dell'evoluzione degli stili di vita e di come si è arrivati a rendere un'unica entità due concetti apparentemente contrapposti, come l'abitare e la mobilità.
Se l'abitare contemporaneo è sempre meno solido, i nuovi concept di capsule abitative, luoghi di transito e di sosta, ristoro e ospitalità si riflettono sullo sviluppo delle città, sulla natura dei mezzi di trasporto e sul mutamento dello scenario urbano globale. Si generano luoghi di vita aperti e modulabili e sistemi di mobilità finemente regolati e intermodali, dove le fonti energetiche sostenibili e le reti veloci e diffuse sono i pilastri dell'unico sviluppo possibile.
Oltre alla sede principale nei chiostri e nei cortili dell'Università Statale di Milano, in via Festa del Perdono, la mostra "House in Motion" si sviluppa in altri due gioielli incontaminati della città. Nell'antica corte dell'ex Seminario Arcivescovile di Corso Venezia 11, in quello che per una settimana diventerà l'Audi City Lab, lo studio Mad Architects fondato dall'architetto cinese Ma Yansong porta in scena un enorme anello di luce circolare sospeso su uno specchio d'acqua. E' la metafora del rapporto tra l'uomo e gli elementi, il simbolo della ricerca costante di un'irraggiungibile perfezione.
Da non perdere anche l'installazione SmarTown all'Orto Botanico di Brera: un progetto ideato dai giovani architetti della School of Sustainability di Bologna, supervisionato da Mario Cucinella, che interpreta il giardino settecentesco come una contemporanea smart city dove la storia convive con i modelli urbani più avanzati.