Nel distretto del design nel cuore di Milano, alla sua quinta edizione, in mostra anche "l'arte vegana". Mercoledì 18 la notte bianca con l'imperdibile Design Pride e la festa in piazza Affari
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Racchiuso tra il Duomo e Sant’Ambrogio, con i suoi vicoli stretti, le storiche botteghe artigiane e gli angoli nascosti lontani dalla movida, il distretto delle 5vie è sicuramente una delle proposte più interessanti della Design Week. Con un programma sempre più internazionale, quest’anno la rassegna avrà dei curatori d’eccellenza come Nicolas Bellavance-Lecompte, Maria Cristina Didero, Annalisa Rosso e Alice Stori Liechtenstein.
Il percorso è sempre più incentrato sul connubio tra ricerca, arte e savoir faire, e quest'anno propone un format inedito: ai designer è stato chiesto di produrre un pezzo senza conoscere il contesto, il luogo o la destinazione finale. Nasce così "Unsighted", visitabile in via Cesare Correnti 14. Qui i lavori “alla cieca” di Anton Alvarez, Dana Barnes, Bahraini Danish, Eric Schmitt, Niamh Barry, Omer Arbel, Roberto Sironi e Seo Jeonghwa ritrovano la libertà dell’assenza di richieste progettuali e lasciano spazio a una rinnovata autonomia dall’ambiente.
L'arte vegana di Nevi Papa - Esiste un’arte vegana? La risposta è sì. In “VEGAN DESIGN - Or the Art of Reduction”, un progetto curato da Maria Cristina Didero, vanno in scena le collezioni di Erez Nevi Pana, dove ogni oggetto è realizzato secondo i precetti di una specifica posizione etica e risponde a una domanda precisa: è possibile fare design senza utilizzare alcun materiale di provenienza animale? Vegano lui stesso, il designer israeliano, nato nel 1983 e formatosi all’Accademia di Eindhoven, trasferisce questa sua attitudine di profondo rispetto nei confronti della vita, degli esseri umani tutti e della natura nelle sue modalità di progettazione.
Il polo della creatività - Un’altra grande novità è il nuovo polo della creatività che nasce nell’ex spazio Meazza, ferramenta simbolo del dopoguerra per tutti i milanesi, chiuso ormai da due anni. Il Meazza era un punto di riferimento, un ritrovo, una piazza aperta ai milanesi, che oggi rivede la luce e dove saranno ospitate, tra le altre, le opere di Nanda Vigo.
I palazzi storici si aprono al design - Si riconfermano gli appuntamenti a Palazzo Litta e a Palazzo Francesco Turati. Il primo si fa teatro del design contemporaneo con The Litta Variations / 4th movement, il progetto curato da DAMN° e MoscaPartners, un progetto ispirato alle pratiche utilizzate in ambito musicale, nello specifico la tecnica formale della variazione, dove la sfida è indagare il processo creativo, nelle modalità e nelle variazioni di lavoro degli studi e delle aziende. Il secondo ospiterà Masterly - The Dutch in Milano, l’evento dedicato al design e all’alto artigianato olandese.
La notte bianca con la Design Pride - Da non perdere la notte bianca, mercoledì 18, con la coloratissima Design Pride che si snoderà a partire dalle 18 lungo il percorso tra piazza Casello e piazza Affari. Qui poi il party continuerà tutta la notte.