L'ex Ansaldo in zona Tortona propone un'indagine critica sul city making. Spazio anche alle Pmi tra sperimentazione e innovazione
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Cuore pulsante di zona Tortona, BASE Milano si prepara alla Design Week con un calendario ricco di mostre e appuntamenti. Le proposte spaziano tra innovazione, creatività e cultura, in un percorso che vuole affrontare in modo critico il city making e le nuove forme della trasformazione urbana. Ad aprire il racconto sarà Trouble Making. Who's making the city?, una mostra a cura di Raumplan sui fenomeni di massa e le reti virtuali che stanno cambiando il volto delle città. Con [Re]Design il focus sarà invece sulle imprese manifatturiere italiane e sul processo di sintesi tra innovazione e tradizione.
Parola chiave: rigenerazione urbana - Il Fuorisalone al BASE si pone quindi l'obiettivo di trovare una risposta a una domanda oggi più attuale che mai: chi sono gli attori e quali sono i processi che, realmente, "fanno città", in un'epoca in cui la disciplina urbanistica appare sempre più in crisi? Fotografi, designer e videomaker proveranno a raccontare alcuni dei fenomeni collettivi che coinvolgono la realtà urbana: dall'esplosione dell'attività dei corrieri ai nuovi circuiti del turismo di massa, fino ai processi innescati dalla sharing economy, dall'home sharing e dall'informazione online fai-da-te.
Anche BASE come modello innovativo - Tra i casi studio ci sarà anche la stessa BASE Milano, che presenterà al pubblico una nuova porzione di spazi in corso di rigenerazione – da 6mila a 12mila metri quadri –, con nuovi prototipi di servizi e funzioni: una portineria di quartiere di nuova concezione, una rinnovata officina interna in condivisione e un cortile che da area di carico-scarico industriale viene restituito alla città e trasformato in spazio per l’intrattenimento culturale.
La svolta digital delle Pmi - Dopo il successo dello scorso anno, con l'evento dedicato alla Manifattura 4.0, la Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa propone [Re]Design, un viaggio per capire come le imprese manifatturiere italiane stanno rinnovando e provando a ripensare il proprio modo di progettare, con l’obiettivo di allinearsi alla digital transformation in atto. In scena dieci aziende, tutte orientate ai mercati esteri, che hanno saputo reinterpretare la tradizione del made in Italy innovando nei sistemi di produzione: dall'arredo monoblocco multifunzione di Artema, ai progetti green di Beo, che dal riciclo delle cortecce di sughero provenienti dall'industria dei tappi, realizza pavimenti e rivestimenti ecosostenibili.
Ogni sera un evento - Non mancherà poi la buona musica: ogni sera all'ora dell'aperitivo il cortile dell'ex Ansaldo celebrerà le scene musicali e le sottoculture urbane che storicamente hanno avuto un impatto sulle trasformazioni urbane. Le serate continueranno poi fino a tarda notte all'interno dell'ex-edificio industriale.