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Trieste, l'eredità di Esof 2020 | Guarda l'ottava puntata de "La Città della Scienza"

La rubrica settimanale di Tgcom24 è andata in onda sabato 12 settembre alle 16.45

12 Set 2020 - 16:58

Un evento ibrido di successo, anche in un anno particolare come questo 2020 segnato dalla pandemia. Oltre 790 esperti. Partecipanti e relatori connessi da 52 Paesi del mondo. Con Esof 2020, Trieste ha confermato il suo ruolo come punto di riferimento per la scienza italiana e internazionale. Nell’ottava puntata de "La Città della Scienza", la rubrica settimanale di Tgcom24 che nelle scorse settimane ha sviscerato gli argomenti di EuroScience Open Forum (Esof) 2020, il grande evento che si è svolto nel capoluogo giuliano dal 2 al 6 settembre, si è parlato dell'eredità e dei numeri dell'evento con Maja De' Simoni, project manager di Esof 2020, e Paola Rodari, coordinatrice del Science in the city Festival, che tra l'altro continuerà fino a novembre.

L'eredità di Esof - Come annunciato da Stefano Fantoni, Champion di Esof 2020, ora l'obiettivo è creare a Trieste un "Summer Institute" sul tema della sostenibilità così da poter dar vita a un ente in grado di raccogliere l'eredità di Esof 2020.

Il successo del sistema Trieste - "Il sistema Trieste si è dimostrato un humus molto fertile. Nel capoluogo giuliano si respira un'aria diversa ormai da molto tempo anche grazie alla scienza e, per me che sono triestina, tra l'altro tornata in città dopo molti anni, vedere questo è un sollievo. Speriamo che il Summer Institute di cui ha parlato il nostro Champion Fantoni nasca presto e diventi un luogo di riferimento per tutti gli scienziati del mondo", dice De' Simoni. 

I numeri che certificano il grande successo del Science in the City Festival - "Al Festival hanno partecipato più di 200 organizzazioni (istituti di ricerca, compagnie teatrali, gallerie d'arte) e anche le anime di Trieste: il dipartimento di Psichiatria, di Fisica, ecc. E' stato un lavoro corale. D'altronde, uno dei messaggi di Esof è proprio questo: la scienza deve essere partecipativa e dialogica", spiega Rodari.

Paolo Giordano: Esof sia la partenza per avvicinare società e scienza - "Abbiamo visto la scienza entrare in maniera violenta nelle nostre vite. Ora dobbiamo stare vigili, perché non vorrei che la crisi del coronavirus produca un allontanamento di gran parte della popolazione dai temi scientifici, un'antipatia perfino. Esof 2020 sia, dunque, un punto di partenza per avvicinare società e scienza. D'altronde, lo abbiamo visto, la scienza è davvero l'unica strada che abbiamo per curarci e salvarci da certe minacce che esistono ed esisteranno", ha detto a Tgcom24 il fisico e scrittore Paolo Giordano.

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