Presentata in occasione dell'apertura de Linkontro la ricerca Nielsen Global Survey on Health Wellness and Nutrition, condotta su un campione di 30mila individui in 60 Paesi, tra i quali l'Italia
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Sempre più prodotti naturali o salutistici nelle tavole degli italiani che fanno entrare nel carrello della spesa più prodotti naturali al 100% e cibi a basso contenuto di grassi o integrali. E se il 57% degli italiani si considera sovrappeso e il 53% (era il 46% nel 2011) vorrebbe dimagrire, solo il 16% in media è fortemente propenso a pagare di più per prodotti salutistici e l'89% non è disponibile a sacrificare il gusto dei cibi. Lo rileva la ricerca Nielsen Global Survey on Health Wellness and Nutrition, condotta su un campione di 30mila individui in 60 Paesi, tra i quali l'Italia, presentata da Giovanni Fantasia, amministratore delegato di Nielsen nell'ambito di Linkontro.
Secondo l'indagine, a trainare la ripresa dei consumi è soprattutto l'alimentare con il food fresco che incrementa soprattutto i volumi (+1,9%) piuttosto che il valore (1,2) e i prodotti confezionati (+1,9% sul valore e +1,3% sui volumi). Aumenta anche il ricorso ai cibi surgelati (1,7% di volumi e 1,2% sul valore). Il cibo biologico ha uno scatto in avanti del 14% con un fatturato che arriva a 866 milioni di euro, lo zucchero di canna fa registrate 51 milioni di euro con un +16% e il miele 116 milioni di euro, con un +6%. Sempre più intolleranti ai cibi: +33% il ricorso a pasta senza glutine e +34% per biscotti senza glutine. Sulle tavole arrivano anche sempre più prodotti integrali (+42% riso, +36% pasta) e integratori multivitaminici-multiminerali (+11%).
Fantasia: "C'è un nuovo approccio agli alimenti" - "L'alimentare sta trainando la ripresea - ha detto l'amministratore delegato di Nielsen, Giovanni Fantasia -.Il dato più rilevante che emerge è senz'altro quello di un nuovo approccio agli alimenti, caratterizzato da una sempre maggiore attenzione agli aspetti salutistici dei cibi. E' necessario quindi che produttori e distributori siano consapevoli di questo cambio di mentalità dei consumatori e mettano in atto politiche di sviluppo di nuovi prodotti, sempre più naturali e sempre meno processati".