Tra ironia e sincerità 25 adolescenti in cura presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano raccontano la loro vita in ospedale
Il suo titolo è “Ho preso un Granchio” ed è l’iniziativa 2024 promossa dal Progetto Giovani dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e sostenuta da Mediafriends.
Scritta, diretta e interpretata dagli adolescenti in cura presso l’Istituto, con la supervisione di un team di professionisti e prodotta dalla onlus Fondazione Bianca Garavaglia ETS, “Ho preso un granchio” è una webserie in 7 episodi da circa 7 minuti ciascuno.
Un progetto che Mediafriends ha sposato con convinzione per accendere l’attenzione sui giovani pazienti oncologici, per migliorare la loro qualità di vita anche attraverso la possibilità di esprimersi nelle forme più amate dai ragazzi, come le webserie.
Si parte il 18 novembre, in seconda serata su La 5, il canale 30 del digitale terrestre, con un episodio della serie, arricchito dalla partecipazione straordinaria di Aldo, Giovanni e Giacomo, che verrà riproposto, il giorno successivo, alle ore 17.00, su Cine34.
Tutte e 7 le storie, che vedono protagonisti i 25 ragazzi, saranno invece visibili su Mediaset Infinity. Una campagna di sensibilizzazione sul tema dei giovani oncologici che durerà un anno e che sarà disponibile per tutto questo arco di tempo, gratuitamente, su Mediaset Infinity, in una sezione arricchita da contenuti extra, realizzati sempre dai protagonisti. Anche il programma di Italia 1 “Le Iene”, attraverso i loro canali social, sarà parte attiva nel sostenere il Progetto Giovani dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
In oltre un anno e mezzo di lavori, i 25 ragazzi (tra i 15 e i 24 anni) si sono improvvisati prima scrittori e sceneggiatori, infine attori. Hanno creato i loro personaggi (c’è il latin lover, l’influencer, il musicista, la viziata, l’agofobico, la problem solver, e così via) e i temi delle diverse puntate. Ognuno degli episodi, girato all’interno dell’ambulatorio di oncologia pediatrica dell’Istituto, è incentrato su un singolo argomento della vita in ospedale, come l’arrivo della ragazza viziata in un reparto che all’inizio odia e poi impara ad amare, o la festa a base di sushi realizzata alle spalle dei medici.
La serie racconta la vita dei pazienti adolescenti in modo ironico, con un tono a volte dissacrante ma sempre sincero e intimo, pieno di forza e fragilità. Perché oltre alla malattia c’è la vita di ognuno di loro, fatta di momenti di divertimento, di battute, amicizia, condivisione, amore e sogni. Ciò che i ragazzi raccontano, attraverso la lente dell’iperbole, è solo la loro realtà particolare, tra terapie oncologiche e bisogno di essere “adolescenti” come tutti i loro coetanei.
Maggiori informazioni sul Progetto Giovani dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano sono disponibili sul sito ilprogettogiovani.org.