La Fabbrica del Sorriso

Video Casa del Sorriso ad Harare, Zimbabwe

La Fabbrica del Sorriso

20 Mar 2014 - 12:13

Intervista a Patrizia Gattoni, responsabile CESVI Sud Africa, Zimbabwe e Mozambico

In questi anni ha seguito con particolare attenzione le Case del Sorriso di Cape Town in Sudafrica e di Harare in Zimbabwe pianificando visite trimestrali di monitoraggio attività e valutazione delle stesse. Durante le sue visite in loco entra in contatto personalmente con le storie dei ragazzi e delle donne che frequentano le Case, constatando in prima persona l'importanza di queste strutture divenute, grazie all'appoggio di educatori professionisti, il punto di inizio per un futuro migliore di moltissime donne e migliaia di ragazzi di strada.

COME HAI CONOSCIUTO IL CESVI?

Il CESVI lo conosco da diverso tempo, da quando ho iniziato a lavorare nel settore. Tra le ONG che operano in paesi in via di sviluppo con progetti di cooperazione è una delle più grosse organizzazioni Italiane.

La mia esperienza diretta è però partita con altre organizzazioni anche se in realtà non è stata una scelta immediata quella di partire ed andare a lavorare all'estero.

Dopo essermi laureata in economia all'Università di Pavia e dopo aver conseguito il master in Economia dello Sviluppo all'Università di Sussex a Brighton, ho iniziato a collaborare con l'Università di Pavia nella ricerca accademica sui sistemi di innovazione per lo sviluppo economico locale.

Nel 2005 ho iniziato a lavorare nella cooperazione internazionale specializzandomi nella tutela dei diritti dei minori in diverse parti del mondo (Brasile, Indonesia e Bangladesh).

Il CESVI ha diversi settori di intervento e sulle Case del Sorriso posso spendere l'esperienza dei miei 7 anni fuori. Adesso seguo per loro le Case del Sorriso costruite ad Harare in Zimbabwe, e a Cape Town in Sud Africa.

LA COSA PiU' BELLA DI QUESTO LAVORO?

La cosa più bella è il contatto che si genera quando si va in visita sul campo. Mi manca un pochino rispetto al passato quando lavoravo all'estero. Ma in ogni caso, quando si fa un lavoro organizzativo come il mio i contatti con i beneficiari, anche all'estero, non sono tantissimi; ci sono molto di più con le istituzioni o le altre organizzazioni. Diciamo che a trattare con i bambini ci sono gli assistenti sociali, gli psicologi, persone qualificate. Poi però, quando vado a visitare le Case li incontro. Ed è proprio per quello che per me è così forte sentire le loro storie, avere un vero contatto fisico.

UNA STORIA CHE TI HA COLPITO IN MANIERA PARTICOLARE?

Molte storie che sento sono veramente difficili. Anche riuscire solamente ad ascoltarle è difficile: da una parte devi cercare di mostrare la giusta empatia, ma dall'altra devi trattenerti perché la maggior parte delle volte non sei abituato a sentire certe cose.

Ci sono molte storie tristi… ma ce n'è anche tante di riscatto e questa è la cosa più emozionante. Una storia in particolare è quella di una delle donne della Casa del Sorriso di Cape Town. Lei voleva assolutamente farmi vedere i segni della violenza che aveva subito. Io l'ho lasciata fare perché lei doveva farmi vedere. Però lei voleva riscattarsi più di ogni altra cosa e, anche se le altre ragazze del centro la prendevano in giro, ha preparato il suo curriculum su un pezzo di carta e alla fine ha ottenuto un lavoro in una piccola catena di supermercati vicino alla Casa del Sorriso. Una cosa che l'ha resa molto orgogliosa, anche perché ha due bambini piccoli.

E' una cosa incredibile poter aiutare queste mamme e questi bambini ad avere una possibilità vera e concreta di cambiare la loro vita. A volte basta solo che ci sia qualcuno che creda in loro, che li sproni a non mollare.

QUEST'ANNO LA FABBRICA DEL SORRISO HA DECISO DI FINANZIARE UN PROGETTO DEL CESVI PER SOSTENERE 5 CASE DEL SORRISO (CENTRI POLIFUNZIONALI DOVE BAMBINI E RAGAZZI IN DIFFICOLTA' POSSONO TROVARE PROTEZIONE, SOSTEGNO MEDICO PSICOLOGICO E LEGALE, EDUCAZIONE). LE CASE DEL SORRISO SONO UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER I BAMBINI DELLE PERIFERIE DEL MONDO: AD HAITI, IN PERU', IN SUD AFRICA, IN BOSNIA E IN ZIMBABWE.

POTETE CONTRIBUIRE CON 2 EURO INVIANDO UN SMS OPPURE CON 2 O 5 EURO CHIAMANDO DA RETE FISSA IL NUMERO UNICO 45504 FINO AL 30 MARZO.

E' UN GESTO CHE PUO' DAVVERO CAMBIARE LA LORO VITA!

www.cesvi.org

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