Ospite a Radio Italia, Nek ha parlato anche della moglie e del rap “Sassuolo / Palm Springs”, di Amici e J-Ax, degli Stati Uniti e Max Pezzali, di rifugiati e Maturità
Il nuovo disco di Nek uscirà a metà autunno e sarà anticipato a settembre da un singolo che darà seguito al successo di “Uno di questi giorni”. Lo ha svelato lo stesso Filippo parlando anche della moglie e del rap “Sassuolo / Palm Springs”, di Amici e J-Ax, degli Stati Uniti e Max Pezzali, di rifugiati e Maturità, in onda a Radio Italia con Paola “Funky” Gallo.
“Uno di questi giorni” è un singolo uscito un po’ a sorpresa. “È un teaser, nel frattempo si sente parlare di me, la gente lo apprezza, in attesa del nuovo album che pubblicherò a metà autunno: non ci sono ancora le date precise, però il prossimo singolo uscirà a settembre e anticiperà il disco. Questi 25 anni mi hanno insegnato a portare rispetto al mio mestiere, perché non è automatico che una canzone piacerà alla gente, c’è sempre una parte d’incognita che non sempre corrisponde alla mia previsione”.
Il testo parla di un amore autentico e duraturo, come quello tra te e tua moglie. “Io e Patrizia siamo fortunati perché abbiamo il privilegio di condividere questa vita, che sfocia anche nel mondo professionale, e perché siamo insieme da 20 anni, con momenti sia positivi sia negativi, e questo ci dà forza; c’è un’autocompensazione. È la longevità dell’amore maturo che ti fa vedere oltre le apparenze, che ti fa condividere e sacrificare tempo ed energie, per poi avere indietro 100 volte tanto. Io ho sempre bisogno di condividere, proprio come quando uno è stressato e si sfoga con lo sport”.
Intanto hai lanciato un video rap che fa morire dal ridere, “Sassuolo / Palm Springs”. “Si sono divertiti 5 milioni di utenti e ci siamo divertiti molto noi a farlo, perché ogni tanto bisogna saper ridere di noi stessi. La clip contiene tutti gli stereotipi del vero rapper, dall’accappatoio bianco a qualche sedere… Nel testo abbiamo usato più l’emiliano che il romagnolo, con termini come ‘guzzare’, la parola del dialetto spiccio e un po’ volgare che si usa quando si rimorchia qualcuno: alla fine l’amore è sempre al centro di tutti gli argomenti”.
E hai fatto “l’allenatore” ad Amici. “Non ero convinto di sentirmi all’altezza del ruolo, però poi mi sono immedesimato in questa dinamica di fratello maggiore e amico, non sarei riuscito ad affrontare questa avventura diversamente. In certi momenti usavo la dolcezza, in altri la fermezza, pensando a quando da giovane volevo emergere anch’io. Ha funzionato perché alcune strategie usate da me e J-Ax hanno avuti i giusti effetti. Non lo conoscevo bene nel rapporto umano: J-Ax è una persona estremamente sensibile e corretta, è molto estroso, tiene ai legami, al rispetto e alla forma di certi comportamenti”.
Fra un mese invece andrai negli Stati Uniti. “Sarò a Los Angeles, per due concerti come headliner al Reventon Festival il 22 e il 23 luglio, suonerò e canterò in spagnolo al Microsoft Theater di fronte allo Staples Center, non vedo l’ora”.
Un ascoltatore chiede se tu e Max Pezzali farete quel viaggio a tema musicale negli Usa che avevate in mente. “È un sogno ad occhi aperti, mi piacerebbe molto. L’abbiamo ricordato non molto tempo fa e mi ha fatto piacere che anche Max ce l’abbia ancora in mente”.
Un altro ascoltatore chiede se in futuro potremmo vedere mai un tuo duetto con Mika. “Non lo so, dipende. Per fare una collaborazione, ci dev’essere una dinamica che la favorisca, un approccio tra due artisti, una sinergia che nasce da qualcosa di concreto. L’unico duetto che è arrivato dal niente è stato quello con Craig David per ‘Walking Away’”.
Tu sei sempre attento agli altri. Hai aderito alla campagna “#WithRefugees” dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). “È il minimo che possa fare. Occorre accorgersi dell’altro e non essere indifferenti. Il mondo sta affrontando il diverso con atteggiamenti eccessivamente ostili: bisognerebbe per un attimo sentirsi al posto dei rifugiati, anche solo uno sguardo di amicizia e condivisione vorrebbe dire tanto. Potremmo avere meno preconcetti ed essere tutti fratelli: la storia non ci ha ancora insegnato nulla. Sono un genitore e penso al futuro dei figli: non voglio essere pessimista ma sono costretto a essere più guardingo del passato, perché questa società viaggia su binari differenti”.
Domani tanti ragazzi saranno sui banchi di scuola per la Maturità. “In bocca al lupo! La maturità è il primo dei grandi esami che si fanno nella vita, è il primo approccio con il concetto della ‘prova’, la maggior parte dei ragazzi lo passa se c’è lo studio dietro”.