Abbiamo sigillato lo smartphone della web star in una scatola e siamo andati con lui in giro per Milano. La missione? Raggiungere un luogo senza navigatore e organizzare una serata senza cellulare
Cosa succederebbe se a un nativo digitale venisse tolta la possibilità di connettersi per un intero giorno? E' la domanda da cui è partito l'esperimento "sociale" realizzato da Smart Touch con la complicità di una delle web star più seguite d'Italia: Alberico De Giglio, alias Albericoyes. Un esempio puro di nativo digitale: diciassette anni, barese, yuoutuber, autore di un libro con 50mila copie all'attivo e di una fan page da 2 milioni di follower. Abbiamo chiuso il suo smartphone in una scatole sigillata e lo abbiamo accompagnato in giro per Milano mentre cercava di "sopravvivere" senza clic.
La missione parte col botto: l'obiettivo è quello di raggiungere un luogo senza usare il navigatore. Alberico è costretto a chiedere informazioni ai passanti e a consultare la cartina della città di Milano, con lo sguardo di chi pensa: "Ma chi me l'ha fatta fare?". "Di cosa senti più la mancanza?", gli abbiamo chiesto dopo la prima prova. "E' proprio l'abitudine a prendere lo smartphone, dargli un'occhiata e rimetterlo in tasca, Una sorta di gesto involontario", ha dichiarato Alberico.
Tutto procede più o meno bene, fino al momento in cui la voglia di "instagrammare" il cibo comincia a farsi sentire. "Proprio in questo momento, vorrei fare una foto a questo piatto. Ma non posso!".
Ma il bello deve ancora venire: durante l'odissea per raggiungere il negozio prestabilito, abbiamo sfidato De Giglio a organizzare una serata fuori con gli amici. Messo al bando il cellulare, qual è il modo di avvisare tutti? Semplice: radunare un po' di monetine e telefonare da una cabina telefonica. E, in assenza di Google, per conoscere qualcosa che non si conosce c'è sempre il dizionario.
Alla fine, la meta è raggiunta. Ma - sorpresa - il locale è chiuso. "Tu lo sapevi?", chiede Alberico alla nostra Sara Scorpati, che risponde: "Certo che lo sapevo, avresti potuto controllarlo con Google Maps, ma non potevi". Ma, in fondo, il nostro nativo digitale si è comportato bene. E quale miglior premio di una foto ricordo? Ma non chiamatelo selfie, perché a scattare è una macchinetta con tanto di rullino e rotellina. Degna conclusione di una giornata in stile "analogico".