Mèmè Perlini, figura di rilievo del teatro e del cinema italiano, ha deciso di porre fine alla sua vita lasciandosi cadere dal balcone della sua abitazione romana. All'origine del suo gesto estremo sembra esserci un grave stato di depressione che, già da qualche anno, aveva tenuto l’artista lontano dal mondo dello spettacolo.
Alla fine degli anni ’60, Perlini arriva a Roma dalla Romagna per frequentare l’Accademia delle Belle Arti ma, poco dopo, scopre la sua vocazione per il teatro dal quale si lascia coinvolgere totalmente.
Dopo le prime esperienze nei teatri sperimentali romani degli anni sessanta-settanta, inizia un suo percorso che lo porterà a lavorare, sia come regista che come attore, con importanti personaggi del teatro nazionale come Giancarlo Sepe, Carmelo Bene, Leo De Bernardinis e Giancarlo Nanni.
Aveva interpretato ruoli significativi in alcuni tra i film italiani più importanti sotto la regia di Pietro Germi, Sergio Leone ed Ettore Scola.
Non ancora settantenne ha scelto di interrompere la propria esistenza e a noi non resta che, con pietà, aver rispetto per la sua decisione.