Avrebbe voluto morire sul palcoscenico come Molière
di Marco Calindri marcocalindri@libero.it
Col passare degli anni, fatalmente, viene meno quella generazione di attori, formatasi fra gli anni ’40 e ’50 che, nel teatro, aveva trovato il luogo più adatto per coltivare quelle esperienze dal basso, necessarie per potersi poi esprimere ai livelli più alti.
A 92 anni, nella casa di famiglia in Maremma, è mancato Giorgio Albertazzi attore, regista e autore che, per quasi settant’anni, ha fatto del palcoscenico il luogo di massima espressione artistica.
Dal debutto del 1949 sotto la regia di Luchino Visconti, è stato uno degli interpreti più apprezzati dei classici del teatro più rappresentati. I suoi autori preferiti sono stati Shakespeare, Dostoevskij, Sofocle, Bernard Shaw, Ibsen, Pirandello e D’Annunzio.
Tra i suoi cavalli di battaglia: ‘Il mercante di Venezia’, ‘Edipo re', ‘Le memorie di Adriano’, portato in scena negli ultimi anni per circa 1.000 repliche, ‘La tempesta’, ‘Edipo a Colono’ e tanti altri.
Per il cinema ha interpretato circa 40 film il più noto dei quali rimane ‘L’anno scorso a Marienbad’.
Per la televisione, già alla fine degli anni ’50, iniziò una collaborazione con la RAI particolarmente significativa che, in quegli anni, lo portò a realizzare programmi di grande successo, a partire dalla lettura di novelle, per poi passare a ‘Delitto e castigo’, ‘L’idiota’ e ‘Dottor Jekyll e mister Hyde’.
Per 5 anni è stato direttore del Teatro Stabile di Roma. Alcune delle attrici che hanno lavorato con Albertazzi hanno, di fatto, condiviso con lui anche un periodo affettivo della loro vita. Parliamo di Anna Proclemer, Bianca Toccafondi, Mariangela D’Abbraccio ed Elisabetta Pozzi. Nel 2007 ha sposato Pia de’ Tolomei che attrice non è ma che ha il grande merito di essere stata vicina ad Albertazzi nell’ultima fase della sua vita.