Con la regia di Andrée Ruth Schammah
© agenzia
Al Teatro della Pergola di Firenze va in scena la paura di amare e di lasciarsi andare a sentimenti sinceri. Questo testo goldoniano si rivela straordinariamente contemporaneo e sempre capace di intrappolare il pubblico: si ride e ci si riconosce nelle dinamiche che l’autore ha saputo orchestrare con acume e infinita umanità.
Andrée Ruth Shammah riprende il suo percorso di ricerca sui classici e affronta di nuovo il drammaturgo veneziano, dopo 'La Locandiera’ e 'Sior Todero Brontolon’, con uno spettacolo che è una 'macchina inesorabile’, perfetta in questa produzione del Teatro Parenti di Milano.
L’opera approfondisce le sfumature psicologiche che ruotano intorno alle inquietudini dei giovani di ieri e di oggi. Una narrazione suggestiva, fresca e senza sovrastrutture centrata sul sentimento unico e immortale dell’amore.
Note di regia di Andrée Ruth Shammah: 'La storia è quella di due giovani, Eugenia e Fulgenzio, che per essere l'uno dell'altro troppo innamorati, finiscono per tormentarsi, benché niente si opponga al loro amore. Dalla diatriba tra i due si scatena una tensione vibrante che attraversa tutti i personaggi protagonisti della storia e fa sì che agli occhi del pubblico risultino così umani da essere vicini alla nostra sensibilità. Tanto che si può parlare di una commedia moderna dove si ride e dove ci si dispera presi da attimi di vera malinconia, non solo dei personaggi, ma anche della proiezione inevitabile che ognuno di noi può fare all'interno delle dinamiche amorose in un testo così straordinariamente contemporaneo.'
Teatro della Pergola di Firenze dal 27 gennaio al 1° febbraio