Il Teatro di Roma gestisce una rete di 9 teatri romani tra i quali il Teatro Argentina.
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di Marco Calindri marcocalindri@libero.it
Il Consiglio di Amministrazione del Teatro di Roma, presieduto da Emanuele Bevilacqua, ha rinnovato il mandato alla direzione, ad Antonio Calbi, anche per il triennio che terminerà nell’aprile del 2021.
Sono stati apprezzati i risultati raggiunti dall’attuale gestione nel triennio passato, che possono essere evidenziati con alcuni numeri:
336 spettacoli andati in scena (di cui 79 produzioni e 257 ospitalità); 330 eventi culturali; 1.718 alzate di sipario per spettacoli e 576 alzate di sipario per eventi culturali; i ricavi al botteghino sono cresciuti del 20%, il dato più eloquente è la crescita del numero di spettatori a 447.919 e degli abbonamenti che si assestano a oltre 13.600 nella Stagione 17/18 (rispetto ai 5.500 della Stagione 13/14). Un pubblico, incrementato, che oggi rappresenta una comunità ampia e partecipe che ha affollato, condiviso e discusso le proposte del triennio, punteggiato da produzioni e spettacoli monumentali, eventi culturali e progetti di impegno civile.
Il sistema di Teatro Pubblico Plurale, attuato dal Teatro di Roma, è un modello teatrale innovativo e diffuso sul territorio, che ha messo in rete i Teatri in Comune (Teatro Biblioteca Quarticciolo, Teatro Tor Bella Monaca, Teatro Villa Pamphilj, Silvano Toti Globe Theatre), con le sale del Teatro Argentina e del Teatro India, implementate dalla gestione diretta del Teatro del Lido di Ostia e del Teatro di Villa Torlonia, cui si aggiunge la riapertura temporanea del Teatro Valle.
Per le rinnovate sfide alle quali è chiamato, da parte nostra, rivolgiamo i più sinceri e convinti auguri ad Antonio Calbi, perché possa consolidare e magari incrementare, i numeri fin qui raggiunti.