Parola d'ordine: dis-orientare.

Byblos Milano: la collezione per l'estate 2018

Parola d'ordine: dis-orientare.

21 Set 2017 - 17:36

La primavera -estate 2018 firmata Byblos ha una sola regola: dis-orientare.

Un’anima – manga di donna divisa in due: quella samurai traslata nella figura tarantiniana di Black Mamba ne fa emergere la grinta e la forza e incontra -scontrandosi - il cotè iperfemminile della geisha, catturata dalle memorie di Arthur Golden, in cui essere femmina diventa un’arte da curare e coltivare con dettagli e sensualità.

Un vero e proprio orient ride che viaggia attraverso suggestioni agli antipodi, in un viavai di stile che lascia tracce da un capo all’altro seguendo un unico fil rouge, il contrasto.

Un’eleganza senza fine che ha nell’obi il suo carrefour: dettaglio importante che crea spalle rese fluide da fiocchi di seta; diventa cintura e si incastona in scollature che abbracciano il corpo; spesso è traslato in ricami trapuntati e diventa una rete, una gabbia rigorosa che si annulla a contatto con trasparenze e colori, iperfemminili.

Un mal d’Oriente gentile e implacabile, esasperato nelle lavorazioni: ecco il plissè, souvenir di dolcezza e mistero, in cui i cromatismi sfumano con grafiche in divenire che scompaiono e si trasformano: un dettaglio che, abbinato agli obi negli abiti longuette, incanta e seduce con il suo alto quoziente di femminilità.

Neocodici zen di stile dal Sol Levante in cui l’attenzione si sposta sui volumi: big is better nei capispalla, con bomber che sfiorano il ginocchio oppure sono corti e larghissimi; le giacchine di ispirazione militare hanno ricami macramé dal sapore obi; le giacche sono ampie, lunghe e con grandi maniche a cerchio.

Fluidità volumetrica che scende dal punto vita in giù nei dress in plissé soleil, superfluidi e vaporosi, in un caleidoscopio di colori reso rigoroso dai dettagli di nodi che compaiono a bilanciarne la morbidezza con la forza – sulle cinture, sulle maniche, sulla scollatura.

Hanami couture per le stampe disegnate con colpi di rossetto rough e casuali– micro, macro, asimmetriche, microgeometriche – vs la tinta unita di capi iper clean con pantaloni dritti e dagli inserti di vinile sui fianchi oppure ampi e corti dall’accento sport; alcuni hanno maxi tasche dal sapore militare, come in un divertissiment. 

La palette di colori è luminosa e concentrata su due sfumature: i giochi del verde, che dal militare degrada al lime, e quelli dell’amaranto e del fucsia, con incursioni nei sottotoni naturali, fusi spesso con il bianco e con il nero.

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