L'Alice 2.0 di Byblos Milano va oltre lo specchio per vivere la sua dimensione onirica filtrata dalle suggestioni dell'arte e dare vita a una floreal couture unica. Trapiantati da un tessuto all'altro, da un ricamo all'altro, fiori germogliano sul corpo in lungo e in largo ispirati dalle grafiche surreali di Rocio Montoya e riletti nella dimensione onirica di Raymond Sepulveda e delle sue eroine pulp. Alice parla con petali e corolle, specie se ingigantiti, applicati e appesi con un effetto botanico super pop, in un florilegio di decorazioni 3D dove il reale si unisce al sogno e niente è quello che sembra. Dai capispalla come aiuole ai tubini floreal-code, alle gonne in sboccio, con abiti che diventano bouquet.