Fino al 12 Giugno è aperta a Milano la più importante Mostra Mercato di beneficenza italiana. Organizzata in Italia a favore di ANLAIDS Sezione Lombarda (Associazione Nazionale per la Lotta contro l'AIDS), una 5 giorni di shopping solidale con lo scopo di continuare a raccogliere fondi, per affrontare in maniera concreta e positiva un problema come quello dell’AIDS, malattia di cui si sente parlare sempre meno, ma che continua a registrare dati preoccupanti.
Questa edizione registra un'adesione record da parte delle più prestigiose griffe: sono oltre 230 i brand - contro i 110 del 2014 - che donano a Convivio capi di abbigliamento, accessori e oggetti di design delle proprie collezioni, venduti al pubblico a metà prezzo per contribuire a sostenere la ricerca di Anlaids. Tante le novità per Convivio 2016, che trae sempre grande beneficio dai 5 giorni di acquisti solidali. Grazie a una rinnovata struttura – frutto di un progetto realizzato ad hoc – Convivio si trasforma quest’anno in un big store, dove oltre ai singoli corner monomarca e alla già affermata sezione vintage, si alternano spazi come il “shoes and bag district”, dedicato interamente a scarpe e borse, la “kids area” e una zona destinata alla vendita di food & wine. L’accattivante spazio dedicato al Vintage propone oltre mille pezzi tra accessori di ogni genere, vestiti bellissimi, scarpe e borse incredibili firmate dalle griffe più autorevoli, provenienti da eleganti e private "cabine armadio", compresa quella di Franca Sozzani, che ha contribuito con molti suoi abiti. Genny, Space Style Concept ed Elisabetta Franchi hanno donato capi indossati da celebrities. Si conferma il tanto atteso appuntamento con l’arte che quest’anno, si unisce per la prima volta a un nuovo “design department” riservato all’arredo contemporaneo, nell’area “Art&Design”. L’ampia sezione dedicata all’arte ospiterà opere di pregio provenienti dagli artisti stessi, da collezionisti privati e gallerie d’arte che hanno donato importanti pezzi, memorabilia e lavori inediti, dando la possibilità di acquisto con cifre alla portata di tutti. In particolare Maurizio Cattelan, grande affezionato a Convivio, ha offerto il manifesto - firmato - creato per il suo nuovo lavoro “America”, che verrà presentato al Guggenheim di New York; la curatrice Caroline Corbetta ha coinvolto ben 28 artisti del suo progetto “Il Crepaccio”; Fabio Novembre e Jacopo Foggini si sono privati del prototipo di una loro sedia; Luca Pignatelli ha ceduto uno dei suoi pezzi più preziosi, dalle piccole dimensioni; Nico Vascellari ha realizzato un collage dedicato a Convivio.
Molto più di un semplice evento di beneficenza Convivio rappresenta un lungo cammino di solidarietà che nasce nel 1992 da un’idea di Gianni Versace: sono oltre 60.000 i visitatori che arrivano da ogni parte d’Italia per concedersi acquisti eccellenti a prezzi dimezzati e allo stesso tempo dare il proprio contributo a una causa che nel tempo ha fatto grandi progressi ma ha ancora molta strada davanti per arrivare all’obiettivo. Convivio è sostenuto da una campagna – realizzata in accordo con ANLAIDS - che ha già fatto molto parlare e discutere: il claim “L’Aids è di moda” ha coinvolto la rete e i social network, riportando l’attenzione su un argomento caduto purtroppo nel dimenticatoio da troppo tempo. In Italia 120.000 persone vivono con l’HIV, ogni giorno 10 persone sono contagiate, e quindi sono 4000 i nuovi casi registrati. Per questo l'Aids è di moda. Moda significa un comportamento collettivo mutevole ed è questo il caso dell’Aids, che è una malattia in forte stato di recrudescenza, creando così una tendenza molto attuale seppur negativa. Come sostiene Andrea Gori, direttore dell'Unità operativa di malattie infettive dell'ospedale San Gerardo di Monza, università degli Studi di Milano-Bicocca e membro del direttivo di Anlaids Lombardia: “Oggi se ne parla sempre meno, ma l’Aids continua a colpire. “L'Aids è di moda” è un messaggio che va molto oltre lo stigma della malattia, vuole colpire l’opinione pubblica, portare allo scoperto un problema. La malattia esiste. La campagna desidera dare un messaggio forte, far riflettere, far pensare come prevenire. L’informazione è alla base e usare un linguaggio facile è molto importante. La parola moda la conoscono tutti”. Come racconta Paola Manfrin, ideatrice della campagna: "Le campagne sociali hanno il ruolo di esprimersi anche provocatoriamente coinvolgendo un pubblico trasversale e questo avviene solo con comunicazioni capaci di lasciare il segno, costringendo chi legge al ragionamento e alla riflessione, pur subendone la provocazione. Ottenuto l’effetto provocatorio, abbiamo deciso di aggiungere un punto di domanda al claim nella seconda fase della campagna: “L’Aids è di moda?”, proprio per coinvolgere il pubblico e obbligarlo a darsi una risposta. Da qui la scelta di usare un testimonial d'eccellenza della moda come Franca Sozzani, direttore di Vogue Italia, che da sempre ha lavorato su Convivio e meglio di chiunque altro ne rappresenta l'anima e la sua storia”.
A ogni edizione Convivio ha registrato un crescendo di successi e i numeri lo dimostrano: dai 22.000 visitatori del 1992 agli oltre 60.000 del 2014; dai 400 volontari iniziali, ai 1000 dell’ultima edizione, fondamentali per la squadra di Convivio; dal miliardo e seicento milioni devoluti ad ANLAIDS nel 1992 agli oltre due milioni di euro del 2014 destinati nello specifico al sostegno della ricerca del Dipartimento di scienze biomediche e cliniche “L. Sacco”, della Clinica di malattie infettive (Dip. Scienza della Salute) Università di Milano, ASST Santi Paolo e Carlo, Clinica di malattie infettive Ospedale San Gerardo ASST MONZA, Dipartimento di medicina e chirurgia dell’Università Milano Bicocca e al supporto per interventi sociali mirati di Anlaids di assistenza psicologica; e ulteriore sostegno è stato rivolto al Centro Odontoiatrico “L. Sacco”. Dall’8 al 12 giugno, al Padiglione 0, Gate 3 di FieraMilanoCity, le firme più autorevoli del mondo della moda, del beauty, dell’arte e del design saranno ancora unite nella più grande manifestazione benefica italiana.